Zanotti, Francesco Maria
,
Della forza de' corpi che chiamano viva libri tre
,
1752
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LIBRO I.
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preserve
">Ma quali intendete voi che ſieno, riſpoſe
<
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/>
allora il Signor Marcheſe, voi che gli diſgiunge-
<
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/>
te l’ un dall’ altro con quegl’ intervalli così ſtra-
<
lb
/>
namente piccoli? </
s
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">Io intendo, riſpoſi, che ſieno i-
<
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ſtantanei. </
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">Or bene, diſſe il Signor Marcheſe, fa-
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lb
/>
te dunque ragione, che io intenda quello ſteſſo;
<
lb
/>
</
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">ſe non che voi tra l’ uno, e l’ altro impulſo frap-
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/>
ponete alcun tempetto, io non ne frappongo niu-
<
lb
/>
no; </
s
>
<
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preserve
">e voglio, che ad ogni punto di tempo cor-
<
lb
/>
riſponda un impulſo, così che tanti ſieno gl’ im-
<
lb
/>
pulſi, quanti ſono i punti del tempo; </
s
>
<
s
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echoid-s770
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preserve
">il che po-
<
lb
/>
ſto biſognerà pur dire, che quanto è maggiore
<
lb
/>
il tempo, tanto debba eſſer maggiore la ſomma
<
lb
/>
degl’ impulſi, e tanto anche maggiore la veloci-
<
lb
/>
tà- Ma non vi accorgete voi, Signor Marcheſe,
<
lb
/>
riſpoſi io allora, che in coteſto diſcorſo voi pre-
<
lb
/>
ſupponete, che il tempo ſia compoſto di tanti
<
lb
/>
punti, il che è impoſſibile; </
s
>
<
s
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="
preserve
">e che l’ impulſo con-
<
lb
/>
tinvato della gravità ſia compoſto eſſo pure di
<
lb
/>
tanti impulſi iſtantanei, il che è impoſſibile egual-
<
lb
/>
mente, perciocchè il continvo non può compor-
<
lb
/>
ſi di coſe non continve? </
s
>
<
s
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echoid-s772
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">Il che veggiamo anche
<
lb
/>
nelle Jinee, le quali, ſe vogliamo comporle di
<
lb
/>
punti, in quanti errori non ci inducono! Chi è,
<
lb
/>
che non poſſa in un quadrato trovar tanti pun-
<
lb
/>
ti nell’ lato, quanti ne trova nella diagonale, ſo-
<
lb
/>
lo che per ogni punto della diagonale conduca
<
lb
/>
una linea perpendicolare al lato? </
s
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<
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">di che ſe uno
<
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/>
raccoglieſſe, che la diagonale et il lato doveſſero
<
lb
/>
eſſere tra loro eguali, come quelli, che ſi compon-
<
unsure
/>
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