1rendo Capitolo per Capitolo, & liberamente ci farò quelle oppoſitioni, che mi parranno conuenien
ti in quelle parti della Fortezza, doue conoſcerò poterſi fare migliore difeſa, timettendomi però ſem
p e alla più ſana opinione. E prima trattando voi nel primo Capitolo delle diſeſe, che deuono fare
l'artiglierie de' fianchi, dite voler che tal diſeſa ſia cento cinquanta paſſa, ò al più cento ottanta, da
che, per mia opinione, ſi potrebbe in queſta parte dare alla Fortezza maggior vantaggio, cioè fare
più corte ſue diſeſe per accreſcergli forza, giudicando non poter' errare, nell'imitare il vantag
gio, che cerca ſempre il nimico nell'offendere co'tiri più corti, cio che i difenſ ſi poſſino diſende
re con gli archibugi, detti moſchettoni; atteſo, che con cueſta qualita d'armi habbia viſto fare aſlai
maggior danno al nimico, che non ſe gli ſa con l'artiglicria; perche co' detti achibugi ſi ammazza
no gli huomini, & con le artiglierie ſe ſa loto aſſai più paura, che danno. E però quando queſta difeſa
foſſe lunga ſolo cento venti paſſa, al pater mio, ſtaiebbe aſſai meglio, benche più o meno otto, o dieci
paſia (a vn cosi fato tiro) importi poco. AV. Queſta non è quella buona ſtrada, ſopra la quale con
molte ragioni noi ci amo di gia incaminati, ne meno quella, che ella ſteſſa ha approuata per difen
derſi contro a potente forza, & hauendo tale opinione, verrebbe a moſtrare, che le l otezze di già vſa
te, & particolarmente con le difeſe corte, fuſſeio perfette; coſa, che non perche con la ragione, & con
la eſpei ienza vengono tenute non ſolo imperſette, ma dannoſe; & ſe bene la diſeſa della Fortezza, de
ue eſſer cauata dall'oſſeſa, che le può fare il nimico, queſto ſi dee intendere in quanto all'effetto; per
che in quanto al modo ſarebbe il penſiero molto vano; atteſo, che i diſenſori della Fortezza per il po
co numero, non poſſono operare quella quantità d'arme offenſiue, & particolarmente i detti archibu
gi, che può il nimico potente, padrone della campagna, onde conſiderando, come dobbiamo per le
offeſe riceuute con tanto noſtro danno, almeno dire, hauere imparato a noſtre ſpeſe, cioè dal male
paſſato cauarne il bene per l'auenire. Ma prima per intelligenza di queſto, douera ſapere. Che il Prin
cipe ad altro effetto non fa fabricare la Fortezza, ſe non per potei ſi con poca gente difendere a tutte
l'hore da vn numero grande di nimici, che all'improuiſo, o in altro modo veniſſe per oſfenderlo.
E queſta difeſa ſempre ſuccede, quando la Fortezza ſarà fabricata con le ſue difeſe, tanto proportio
nate, & gagliarde in caſcuna parte, che poſſa apportare il commodo, per eſſempio, a dieci ſoldati per
difenderſi da cento, perche douendo combattere del pari i dieci co cento (che tanto, & più ſi propone
ſiano ſempre gli ofſenſori, che non ſono i difenſori) la Fortezza non ſolo ſarebbe di niun valore, ma
di danno aſſai, non potendo eſſequire il detto ſuo fine, come interuerrebbe nel fabricarla con le dife
ſe corte, di cento venti paſſa come ella propone, doue non vi ſi potriano fare quelle commodità di
piazze, & grandezza di fianchi, che ſon tanto neceſſarij, e doue anco ſi verrebbe a fabricare
aſſai più baluardi, con tanta debole zza di difeſa, che per iſpendere aſſai, & fortificare male, non ſi po
trebbe fare opera più a propoſito, maſſime in ſito piano, & fabricare conforme alle moderne ofeſe.
E pero è neceſſario, che le difeſe ſieno fatte lunghe al tiro d'artiglieria per lo molto vantaggio, che
hanno i difenſori delle piazze fatte, & coperte con ſicure difeſe, neceſſitando il nimico, che la vorrà
offendere, di operare ancor egli l'artiglierie; & maſſimenel riſtringerſi in poco fito, volendo ſcopri
re i fianchi, & doue non poſſa vſare le ſue forze, & quelle che vſera ſieno con quel maggiore incom
modo, che ſe gli poſſa dare, che è la ſtrettez za della piazza, doue non può fabricare i ripari neceſſari
per difenderſi dalle contrabatterie, & dalle ſortite, che poſſono farei difenſori; perche ſe eſſo nimico
vorrà piantare le ſue artiglierie per battere il fianco, ſarà neceſſitato ſeruirſi ſolo di quel poco ſpatio,
che è ſopra la contraſcarpa, incontro l'angolo inferiore del baluardo per quanto è la larghezza della
foſſa, & imboccare la gola della cannoniera, che ſarà larga al più due piedi, che eſſendo lontano du
gento venti paſſa almeno, li ſuoi tiri ſaranno dificili con l'artiglierie, e tanto più con li moſchetti.
Si per la larghezza della foſſa, paſſato l'angolo del baluardo oppoſito, come per la contraſcarpa, & ſtra
da coperta, & anco parte della ſpianata, douendoſi il nimico aſſicurare con corpi di guardia, e ſorze
conuenienti per defenderſi dalle ſortite, che poſſono fare li defenſori, Benche anco egli poſſa pian
tare l'artiglieria ſopra la ſtrada coperta, ma dopo che hauerà deſtrutto tutte le difeſe della Fortezza,
è maſſime del fianco, fattura molto dificile in Fortezza moderna, & fabricata con l'ordine detto, è
che ſi dirà, ſtante l'offeſa, che ſempre può riceuere da difenſori, con ogni qualità d'arme, è tanto più
per l'vſo dell'artiglierie, che l'vna, & l'altra parte ſarà neceſſitata operare. Et volendo offendere il ni
mico che ſtia fuori della foſſa nella detta parte, ouero nella foſſa coperto con trinciere, o trauerſe fat
te di terra, o di altra materia, ſi doueranno operare le palle, & hauendo in detta foſſa a tirare a gli
huomini, & maſſime ne gli aſſalti per le batterie, ſi eſſequirà co' ſacchetti, ouero lanterne fatte di re
te di filo di ferro ben ſerrate, pieni di palle da moſchetto, onde ſi faranno aſſai più giuſti i tiri offenſi
ui, che non potrà far il nimico, per le ragionidette; Et perche meglio reſti ſodisfatta di così fatta di
feſa, col ſeguente diſegno le moſtrerò breuemente l'effetto, che può fare la Fortezza per eſſa ſua di
feſa, & inſieme l'offeſa del ſuo nimico; cioè ſia il fianco A, il qual dee ſcoprire ſolo la larghezza del
foſſo, che ſarà nella più lunga diſtanza incontro l'angolo del baluardo oppoſito al fine della contra
ſcarpa, CD, lontana da eſſo fianco circa ducento venti paſſa. Et di fuori il nimico ſi verrà in di
ti in quelle parti della Fortezza, doue conoſcerò poterſi fare migliore difeſa, timettendomi però ſem
p e alla più ſana opinione. E prima trattando voi nel primo Capitolo delle diſeſe, che deuono fare
l'artiglierie de' fianchi, dite voler che tal diſeſa ſia cento cinquanta paſſa, ò al più cento ottanta, da
che, per mia opinione, ſi potrebbe in queſta parte dare alla Fortezza maggior vantaggio, cioè fare
più corte ſue diſeſe per accreſcergli forza, giudicando non poter' errare, nell'imitare il vantag
gio, che cerca ſempre il nimico nell'offendere co'tiri più corti, cio che i difenſ ſi poſſino diſende
re con gli archibugi, detti moſchettoni; atteſo, che con cueſta qualita d'armi habbia viſto fare aſlai
maggior danno al nimico, che non ſe gli ſa con l'artiglicria; perche co' detti achibugi ſi ammazza
no gli huomini, & con le artiglierie ſe ſa loto aſſai più paura, che danno. E però quando queſta difeſa
foſſe lunga ſolo cento venti paſſa, al pater mio, ſtaiebbe aſſai meglio, benche più o meno otto, o dieci
paſia (a vn cosi fato tiro) importi poco. AV. Queſta non è quella buona ſtrada, ſopra la quale con
molte ragioni noi ci amo di gia incaminati, ne meno quella, che ella ſteſſa ha approuata per difen
derſi contro a potente forza, & hauendo tale opinione, verrebbe a moſtrare, che le l otezze di già vſa
te, & particolarmente con le difeſe corte, fuſſeio perfette; coſa, che non perche con la ragione, & con
la eſpei ienza vengono tenute non ſolo imperſette, ma dannoſe; & ſe bene la diſeſa della Fortezza, de
ue eſſer cauata dall'oſſeſa, che le può fare il nimico, queſto ſi dee intendere in quanto all'effetto; per
che in quanto al modo ſarebbe il penſiero molto vano; atteſo, che i diſenſori della Fortezza per il po
co numero, non poſſono operare quella quantità d'arme offenſiue, & particolarmente i detti archibu
gi, che può il nimico potente, padrone della campagna, onde conſiderando, come dobbiamo per le
offeſe riceuute con tanto noſtro danno, almeno dire, hauere imparato a noſtre ſpeſe, cioè dal male
paſſato cauarne il bene per l'auenire. Ma prima per intelligenza di queſto, douera ſapere. Che il Prin
cipe ad altro effetto non fa fabricare la Fortezza, ſe non per potei ſi con poca gente difendere a tutte
l'hore da vn numero grande di nimici, che all'improuiſo, o in altro modo veniſſe per oſfenderlo.
E queſta difeſa ſempre ſuccede, quando la Fortezza ſarà fabricata con le ſue difeſe, tanto proportio
nate, & gagliarde in caſcuna parte, che poſſa apportare il commodo, per eſſempio, a dieci ſoldati per
difenderſi da cento, perche douendo combattere del pari i dieci co cento (che tanto, & più ſi propone
ſiano ſempre gli ofſenſori, che non ſono i difenſori) la Fortezza non ſolo ſarebbe di niun valore, ma
di danno aſſai, non potendo eſſequire il detto ſuo fine, come interuerrebbe nel fabricarla con le dife
ſe corte, di cento venti paſſa come ella propone, doue non vi ſi potriano fare quelle commodità di
piazze, & grandezza di fianchi, che ſon tanto neceſſarij, e doue anco ſi verrebbe a fabricare
aſſai più baluardi, con tanta debole zza di difeſa, che per iſpendere aſſai, & fortificare male, non ſi po
trebbe fare opera più a propoſito, maſſime in ſito piano, & fabricare conforme alle moderne ofeſe.
E pero è neceſſario, che le difeſe ſieno fatte lunghe al tiro d'artiglieria per lo molto vantaggio, che
hanno i difenſori delle piazze fatte, & coperte con ſicure difeſe, neceſſitando il nimico, che la vorrà
offendere, di operare ancor egli l'artiglierie; & maſſimenel riſtringerſi in poco fito, volendo ſcopri
re i fianchi, & doue non poſſa vſare le ſue forze, & quelle che vſera ſieno con quel maggiore incom
modo, che ſe gli poſſa dare, che è la ſtrettez za della piazza, doue non può fabricare i ripari neceſſari
per difenderſi dalle contrabatterie, & dalle ſortite, che poſſono farei difenſori; perche ſe eſſo nimico
vorrà piantare le ſue artiglierie per battere il fianco, ſarà neceſſitato ſeruirſi ſolo di quel poco ſpatio,
che è ſopra la contraſcarpa, incontro l'angolo inferiore del baluardo per quanto è la larghezza della
foſſa, & imboccare la gola della cannoniera, che ſarà larga al più due piedi, che eſſendo lontano du
gento venti paſſa almeno, li ſuoi tiri ſaranno dificili con l'artiglierie, e tanto più con li moſchetti.
Si per la larghezza della foſſa, paſſato l'angolo del baluardo oppoſito, come per la contraſcarpa, & ſtra
da coperta, & anco parte della ſpianata, douendoſi il nimico aſſicurare con corpi di guardia, e ſorze
conuenienti per defenderſi dalle ſortite, che poſſono fare li defenſori, Benche anco egli poſſa pian
tare l'artiglieria ſopra la ſtrada coperta, ma dopo che hauerà deſtrutto tutte le difeſe della Fortezza,
è maſſime del fianco, fattura molto dificile in Fortezza moderna, & fabricata con l'ordine detto, è
che ſi dirà, ſtante l'offeſa, che ſempre può riceuere da difenſori, con ogni qualità d'arme, è tanto più
per l'vſo dell'artiglierie, che l'vna, & l'altra parte ſarà neceſſitata operare. Et volendo offendere il ni
mico che ſtia fuori della foſſa nella detta parte, ouero nella foſſa coperto con trinciere, o trauerſe fat
te di terra, o di altra materia, ſi doueranno operare le palle, & hauendo in detta foſſa a tirare a gli
huomini, & maſſime ne gli aſſalti per le batterie, ſi eſſequirà co' ſacchetti, ouero lanterne fatte di re
te di filo di ferro ben ſerrate, pieni di palle da moſchetto, onde ſi faranno aſſai più giuſti i tiri offenſi
ui, che non potrà far il nimico, per le ragionidette; Et perche meglio reſti ſodisfatta di così fatta di
feſa, col ſeguente diſegno le moſtrerò breuemente l'effetto, che può fare la Fortezza per eſſa ſua di
feſa, & inſieme l'offeſa del ſuo nimico; cioè ſia il fianco A, il qual dee ſcoprire ſolo la larghezza del
foſſo, che ſarà nella più lunga diſtanza incontro l'angolo del baluardo oppoſito al fine della contra
ſcarpa, CD, lontana da eſſo fianco circa ducento venti paſſa. Et di fuori il nimico ſi verrà in di