1zioni armoniche di una corda armonica. Una mente libera dall'amor de'si
stemi avrebbe incominciato a dubitar se la supposta corrispondenza fra le
note musicali e le figure geometriche era vera, ma il Keplero, tutt'altro che
mettere ombra di dubbio ne'principii, attribuisce a una allucinazione della
sua propria mente la varietà delle conclusioni, alle quali era venuto in quella
differenza di tempi. Io ricercai da principio, egli dice, le consonanze nella
regolarità delle figure solide, mentre invece conveniva cercarle nella rego
larità geometrica delle figure piane. “ Legat curiosus lector quae de his
sectionibus ante annos XXII scripsi in Mysterio Cosmographico, capite XII,
et perpendat quomodo fuerim illo loco hallucinatus super causis sectionum
et harmoniarum: perperam nisus eorum numerum et rationes deducere ex
numero quinque corporum regularium solidorum, cum verum sit hoc potius
tam quinque figuras solidas, quam harmonias musicas et chordae sectiones
communem habere originem ex figuris regularibus planis ” (ibi, pag. 27).
stemi avrebbe incominciato a dubitar se la supposta corrispondenza fra le
note musicali e le figure geometriche era vera, ma il Keplero, tutt'altro che
mettere ombra di dubbio ne'principii, attribuisce a una allucinazione della
sua propria mente la varietà delle conclusioni, alle quali era venuto in quella
differenza di tempi. Io ricercai da principio, egli dice, le consonanze nella
regolarità delle figure solide, mentre invece conveniva cercarle nella rego
larità geometrica delle figure piane. “ Legat curiosus lector quae de his
sectionibus ante annos XXII scripsi in Mysterio Cosmographico, capite XII,
et perpendat quomodo fuerim illo loco hallucinatus super causis sectionum
et harmoniarum: perperam nisus eorum numerum et rationes deducere ex
numero quinque corporum regularium solidorum, cum verum sit hoc potius
tam quinque figuras solidas, quam harmonias musicas et chordae sectiones
communem habere originem ex figuris regularibus planis ” (ibi, pag. 27).
Questo indirizzo puramente geometrico, preso in investigar le ragioni
dell'armonia, riuscì provvidamente benefico alla scienza, perchè condusse il
Keplero alla scoperta delle celebri leggi cosmografiche conosciute sotto il nome
di lui. L'Acustica però non ebbe uguale fortuna, anzi ella par come sementa
nata in ben disposto terreno, che poi intristisce aduggiata dalle fronde e sof
focata dalle spine. Ma pur perchè udimmo dianzi il Keplero stesso asserir
che nessun altro prima di lui aveva investigata la causa de'musici intervalli,
ed egli promette di profferirla exactissime giova veder in che modo egli poi
riuscisse a mantenere le sue promesse.
dell'armonia, riuscì provvidamente benefico alla scienza, perchè condusse il
Keplero alla scoperta delle celebri leggi cosmografiche conosciute sotto il nome
di lui. L'Acustica però non ebbe uguale fortuna, anzi ella par come sementa
nata in ben disposto terreno, che poi intristisce aduggiata dalle fronde e sof
focata dalle spine. Ma pur perchè udimmo dianzi il Keplero stesso asserir
che nessun altro prima di lui aveva investigata la causa de'musici intervalli,
ed egli promette di profferirla exactissime giova veder in che modo egli poi
riuscisse a mantenere le sue promesse.
La questione intorno all'origine dell'Armonia propostasi a risolvere dal
Keplero è da lui stesso formulata al modo seguente: “ Unde existat illa
suavitas, quae auribus allabitur ex proportione vocum, qua suavitate conso
nantias definimus ” (ibi, pag. 14). E perchè dice che la questione non era
nuova, ma che anzi ella fu tra'Filosofi lungamente disputata, incomincia ad
esaminar le loro varie opinioni. “ Qui ad materiam et motum elemontorum
inclinant, exemplum afferunt hoc per se quidem sane quam mirabile, quod
chorda pulsata chordam aliam non pulsatam secum in sonitum trahit, si
tensa fuerit sibi consone, dissone tensam immotam relinquit ” (ibi).
Keplero è da lui stesso formulata al modo seguente: “ Unde existat illa
suavitas, quae auribus allabitur ex proportione vocum, qua suavitate conso
nantias definimus ” (ibi, pag. 14). E perchè dice che la questione non era
nuova, ma che anzi ella fu tra'Filosofi lungamente disputata, incomincia ad
esaminar le loro varie opinioni. “ Qui ad materiam et motum elemontorum
inclinant, exemplum afferunt hoc per se quidem sane quam mirabile, quod
chorda pulsata chordam aliam non pulsatam secum in sonitum trahit, si
tensa fuerit sibi consone, dissone tensam immotam relinquit ” (ibi).
Riconosce dunque il Keplero che la teoria de'suoni armonici ebbe i
suoi primi principi dalle osservazioni e dalle speculazioni di quel fatto sin
golare che cioè una corda immota spontaneamente si commove all'unisono
di un'altra corda fatta a lei vibrare da presso. Gli Autori perciò che pre
corsero in questa nuova Filosofia all'Alemanno essendo que'che osservarono
e specularono intorno alla singolarità di questo fatto, giova prima di tutto
che si ricerchi da noi chi fossero e che ne pensassero.
suoi primi principi dalle osservazioni e dalle speculazioni di quel fatto sin
golare che cioè una corda immota spontaneamente si commove all'unisono
di un'altra corda fatta a lei vibrare da presso. Gli Autori perciò che pre
corsero in questa nuova Filosofia all'Alemanno essendo que'che osservarono
e specularono intorno alla singolarità di questo fatto, giova prima di tutto
che si ricerchi da noi chi fossero e che ne pensassero.
I Musici e i Lituai chi sa quante volte avranno osservato che a sonar
la corda di uno strumento risonava all'unisono quella di un altro simile
strumento immoto, ma del diligente esame sperimentale del fatto uno de'più
antichi documenti è quello forse che lasciò scritto nelle sue carte solitarie
Leonardo da Vinci. “ Il colpo dato nella campana risponderà e moverà al-
la corda di uno strumento risonava all'unisono quella di un altro simile
strumento immoto, ma del diligente esame sperimentale del fatto uno de'più
antichi documenti è quello forse che lasciò scritto nelle sue carte solitarie
Leonardo da Vinci. “ Il colpo dato nella campana risponderà e moverà al-