Morelli, Gregorio, Scala di tutte le scienze et arti, 1567

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ditio è la cagione perche Auicenna habbia
incommciato da gli elementi, & non da i me
dicamenti.
MOR. Ha poi egli oſſeruato intie­
ramente gli ordini che hauete detto ſeruare.
TOM. Non gia eſquiſitamente, perche ſe ben
riguardiamo nel proceſſo del ſudetto Auicen
na, noi uederemo che nell'uno, & nell'altro
ordine non ſerua in tutto in tutto quello che
douerebbe, & uorrebbono eßi ordini, & ue
deremo oltra di cio che tratta le coſe in modo
tale, che confonde la parte del filoſofo con
quella del medico.
MOR. Hor ſia come ſi uo­
glia, riſoluetemi di gratia tutta l'arte medi­
cinale, perche ſpero che queſta riſolutione mi
liberarà da molti intrichi.
TOM. Mi dimanda
te, anzi mi uolete aſtrignere a pigliare un
carico piu graue di quello che ui penſate,
perche d'una riſolutione della medicina che
mi domandate ſarò aſtretto per ſodisfarui a
faruene due.
MOR. Mi rincreſce certo a im­
porui tanto peſo ſopra le ſpalle, ma non poſſo
fare di meno, non uolendo reſtare ſenza qual­
che oſcuraggine nella mente.
TOM. Horsù fac
ciaſi a uoſtro modo, & il tutto dicaſi breue­

mente, ponendo che la ſanità è fine della me­
dicina, laquale ouero che è preſente, ouero
abſente: ſupponiamo che ſia preſente, per
conſeruarla fu di miſtiero di conſeruare

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