Alberti, Leon Battista, L' architettura

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7672DELLA ARCHITETTVRA ra & ſalda, in tutto eſſo muro, non è luogo alcuno, doue biſogni nè maggiore
ſaldezza, nè maggiore ſtabilità che in queſto, anzi ſe tu potrai hauere una ſola
pietra, lo fermerai con eſſa, o ueramente con quel numero di pietre, che ſia piu
che ſi puo uicino alla integrità, &
perpetuità d'una ſola pietra. Come ſi maneg
gino, o muouino le pietre grandi, aſpettandoſi ciò alle maniere delli ornamen-
115 ti, ne tratteremo al ſuo luogo.
Ma tira dice Catone la muraglia di pietra dura,
&
calcina, ſino a tanto, che l'edificio eſca fuori del Terreno un piede, & l'altra
parte della muraglia non ti uieta, quãdo bene ſi faceſſe di Mattoni crudi.
Et è
manif eſto che coſtui ſi metteua a fare queſto, perche le gocciole dell'acque pio
uane, che caſcano da tetti, rodono quella parte della Muraglia.
Ma quãdo noi
2210 rieſaminiamo gli edificij delli Antichi, &
ueggiamo sì altroue in molti luoghi,
le parti da baſſo de gli edificij ben fatti, eſſer fatti di duriſsime pietre;
sì ancora
appreſſo di quelle genti, che non hãno paura delle ingiurie delle piogge, eſſer-
ui ſtati, cioè in Egitto, chi uſaua di fare le baſe ſotto le Piramidi di pietre nere du
riſsime, ſono forzato a ricercare la coſa piu largamente:
Percioche, ſi come in-
3315 teruiene nel ferro, &
nel bronzo, & in altri ſimili metalli, che ſe ſi piegano piu,
&
piu uolte in quà, & in là, a contrario l'una dell'altra, aftaticandoli, aperti alla fi-
ne ſi rompono.
Coſi ancora le altre maſſe offeſe da sì fatte ſcambieuoli offen-
ſioni, grandemente ſi guaſtano, &
ſi corrompono, laqual coſa io ho conſiderata
ne ponti, &
maſsimo di legnami: Percioche quelle parti, che per la uarieta de
4420 Temporali, ſon hora ſecche da raggi del Sole, &
da fiati de Venti, & hora humi-
de per i noturni uapori, o per l'acque, noi le ueggiamo certo conſumate preſta-
mente, o intarlate del tutto.
Il medeſimo ſi puo uedere in quelle parti delle
muraglie, che ſono uicine al terreno, che per le ſcambieuoli alterationi delle
polueri, &
delle humiditati s'infracidano, & ſi rodono. Perilche io delibero
5525 coſi, che tutto il primo ricinto dell'edificio tirato a piano, ſi debba fare di dure,
ſaldiſsime, &
grandiſsime pietre, accioche e'reſti ſicuriſsimo contro le ſpeſſe of-
fenſioni delle coſe contrarie, &
quali ſieno quelle pietre che ſono duriſsime, le
raccontammo a baſtanza nel ſecondo libro.
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Come ſi generino le pietre, come le ſi commettino, & congiunghino inſieme, & quali ſieno
le piu gagliarde, & quali le piu deboli. Cap. VII.
EGli importa certo grandemente con quale commettitura, & con quale
collegamento ſi mettino eſſe pietre in opera, in coteſto, o in altro luogo:
7735 Percioche ſi come nel legno, coſi nelle pietre ancora, ſono & uene, & no-
di, &
altre parti piu deboli, anzi è manifeſtiſsimo, che i Marmi ſi fendono, & ſi
torcono.
Sono nelle pietre poſteme, & ſaccate di materia putrida, laquale ma
teria col tempo rigonfia (ſi come io penſo) inzuppataſi di humidità dell'aria,
che ella ha ſucciata, onde ne ſeguitano piu graui poſteme, &
guaſtamenti di co-
8840 lonne.
Perilche, oltre a quelle coſe che delle pietre a lor luogo di ſopra trat-
tammo, è di necefsità conoſcere, che le Pietre ſono (ſi come noi ueggia-
mo) create dalla natura, ſtando eſſe bocconi, di materia come eſsi affermano,
liquida, &
fluſsibile; laquale eſſendo a poco a poco creſciuta, & indurita,

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