Heron Alexandrinus, Spiritali di Herone Alessandrino

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              accaderà, quante vi verſaremo l'acqua dentro: ne occorre dubitare, che
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              l'aria diſcacciata tiene l'iſteſſa grandezza, e corpo, che l'acqua, che lo
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              ſcaccia; & anco diſcaccia parte eguale di vino; e ſe non vi fuſſe il ſifo-
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              ne torto, ma ſolamente la cannella S, il medeſimo auerebbe, purche
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              dalla violenza, & inſulto dell'acqua non veniſſe occupata la cannella.
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              <s>Della cannella, che dà vino, & acqua
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              <s> XXIIII.
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              <s>Per fare vna cannella, che verſi vino, & acqua in
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              qualunque proportione ci ſarà in piacere.
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              Sia l'acqua il doppio più del vino, e ſia vn vaſo voto AB, di forma ſimi-
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              Cylindro, ouero
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              Orthogonio cõ piedi ſodi, & eguali, al quale ſia
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              poſto vicino vn'altro vaſo CD ſopra il medeſimo poſamento ben chiuſo da
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              tutte le parti, e di forma ſimile al primo, la baſe del quale, ſia per la metà
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              di quella del vaſo AB, perche volemo che l'acqua ſia il doppio del vino;
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              et a queſto ſia poſto vicino vn'altro vaſo bẽ chiuſo EF, nel quale ſi metta
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              il vino, e per l'vno, e per l'altro cioè CD, EF ſia la canna torta GHK, che
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              forando i tramezzi, o coperchi loro, ſia ſaldata inſieme con quelli; &
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