Vitruvius Pollio, I dieci libri dell?architettura, 1567

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Pare a Vitr. grande argomento a prouare l'origine delle fabriche la uſanza delle genti efter­
ne
.
& in uero è ragioneuole, che doue non è peruenuta la bellezza, & la grandezza dell'arte, ſi
ueda
il modo naturale, & ſiritegna quello, che è ſtato dalla natura, a i primi huomini dimo­
strato
, perche egli ſi puo dire, che ogni arte habbia la ſua pueritia, la ſua adoleſcentia, il fior
della
età, & la maturità; come l'Architettura, che ne i primi ſecoli hebbe i ſuoi ſgroſſamenti,
crebbe
in Aſia, ottenne in Grecia il ſuo uigore, & finalmente in Italia conſegui perfetta, & ma­
tura
dignità.
Da principio adunque è ragioneuole di credere, che ella haueſſe quella origine,
che
la neceſſità dimcſtrò primier amente all'humana generatione, come ſi ha a di noſtri eſſere nel­
l
'Iſola Spagnola, & nelle parti del mondo ſcoperte da i moderni, che le ſtanze, & le habita­
tioni
ſono fatte di alberi, teſſuti di canne, coperti di paglie, ma di modo, che egli ſi ha in conſide­
ratione
la dignità de gli habitanti, dandoſi piu grandi & piu belle, & piu commode habitationi­
a
quelli, che fra quelle genti ottengono grado maggiore.
Queſto ſi dice, che i noſtri banno ri­
trouato
nel ſopra detto modo.
Ma poi che piu perite genti, & piu ingenioſe banno cominciato
a
praticare in que luoghi, piu bella, & piu artificioſa maniera di fabricare è stata introdotta.

Lauorando
i legnami, & facendogli molti ornamenti, che non haueuano prima, & coſi di gior­
no
in giorno aumenteranno gli artificij, & le inuentioni delle coſe, domeſticando il paeſe per l'hu­
mana
conuerſatione.
Buono adunque è l'argomento di Vitruuio, ſe bene eglinon diceſſe a pun­
to
il uero di quel fuoco acceſo da gli alberi agitati da i uenti, non ſapendo egli la iſtoria della crea­
tione
, & della origine del mondo.
Ma chi pon mente alle parole di Vitru. ritruouerà nel preſen­
te
diſcorſo un'ordine merauiglioſo: perche prima ha ritruouato quanto puo la neceßità, & la
natura
, dicendo la cagione, che costrinſe gli huomini ad habitar inſieme, da poi ba dimostra­
to
quanto puo la iſperienza, & la conſuetudine, dicendo quello, che molte genti accoſtumano
di
fare, per accommodarſi, & diſenderſi da i contrarij, con diuerſe maniere di habitationi ſecon­
do
l'uſo de i luoghi, & delle coſe.
& finalmeute dirà, quanto ha potuto l'Arte cerca le regola­
te
inuentioni, & gli ornamenti, & pompa del fabricare.
come anche al primo Capo del decimo
libro
, Vitru. conferma dicendo, che quelle coſe, che gli huomini auuertirono eſſer buone all'uſo,
tentarono
anche con iſtudio di arte, & di ordinationi per uia di dottrina.
Et qui ſi uederà co­
me
la natura humana tutta uia auanzando ſe ſteſſa, digiorno in giorno dal neceſſario al commo­
do
, & dal commodo all'honoreuole peruiene.
Bella, & degna coſa è di conſiderare, come l'Ar­
te
ſi fonda ſopra la natura, non mutando quello, che è per natura, ma facendolo piu perfetto, &
adorno
.
come nel preſente capo Vitruuio chiaramente ci moſtra per diuerſi eſſempi non ſolamen­
te
la origine del fabricare, ma i modi, & le maniere naturali, che poiſono ſtate pigliate dal-

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