Del Bruno, Raffaelo, Ristretto delle cose piu' notabili della citta' di firenze, 1745

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1 ceſco da Barberino, Dottore, e Poeta in-
ſigne, ed in eſſa è una Tavola dipinta dal
Naldini, che rappreſenta quando San Fran-
ceſco riceve le Sacre Stimate; vi è anco la
Cappella de' Calderini allato alla Sagreſtía
tutta incroſtata di marmi Carrareſi, e or-
nata di belle Pitture.
Paſſato l'Altar mag-
giore, in cui di preſente conſervanſi le Sa-
cre Oſſa della Beata Umiliana de' Cerchi
nobil Matrona Fiorentina, Terziaria del
medeſimo Ordine de' Minori Conventuali,
chiara per ſantità, e per miracoli, viſſuta
intorno agli anni 1240, e l'altre Cappelle
di minor pregio; ſi trova la Cappella, o
Tribuna de' Niccolini, d' ordine però di-
verſo dall'altro.
Quanto ſia bella, e di
vaghezza ripiena, non ſi può ſpiegare ab-
baſtanza.
E' ella tutta incroſtata di marmi
Carrareſi, bianchi, e miſti, ma di sì no-
bile, e diligente lavoro, che non può l'uo-
mo deſiderare di vantaggio.
Di mano del
Francavilla Scultor Fiammingo, ſono le
cinque Statue di marmo, che una figura
Aron, e l'altra Mosè, e la terza rappre-
ſenta la Verginità, la quarta la Prudenza,
e la quinta l'Umiltà.
Le due Tavole di-
pinte ſono di mano di Aleſſandro Allori,
e le Pitture a freſco del Volterrano, con
sì gran perfezione condotte, che queſte ſo-
le baſterebbero per eternargli la fama, non
laſciando quella, ove di mano del Cigoli
è dipinto Criſto morto.
Alle ſette Cap-

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