1venute all'eſtremo, ne ſi trouaua più da mangiare altro, che pane di faua, e accto con acqua, eſſen
doſi mangiati caualli, aſini, & altre beſtie, che vi ſi trouauano. E ſollecitando più che mai il nimi
co di cauar ſotto, & di fare nuoue mine, conducendo nella foſſa nel mezo della cortina, doue era la
maggior batteria, vn monte di terra alto quanto era la muraglia: fece incontro ad vn torrione ſopra
la contraſcarpa vn caualiere, armato di fuori con gomene groſſe, ilqual paſſaua d'altezza il detto tor
rione, onde che da tutte le parti erauamo ſcoperti, e berſagliati, e ci trouauamo eſſer rimaſti ſolo con
cinquecento ſoldati Italiani ſani, ma ſtanchi dalle lunghe fatiche, & i Greci eſſer morti la maggior
parte de' migliori: E quello, che più importaua do l'eſſer disfatta, e ſignoreggiata dal nimico tut
ta la Fortezza, ci riducemmo ſolo con ſette barili di poluere, doue che fuſſimo neceſſitati con quel
le più honorate conditioni, che ſi potette, renderſi. Onde poi ne ſegui al ſolito, il mancare il Tur
co della fede, e delle promeſſe fatte, e con crudeltà più che barbara, chi non fu dall'empie ſue mani
miſerabilmente morto, reſtò ſchiauo, per ſentire con tutte le miſeie duplicata morte. Et queſto fu
il fine di quell'aſſedio. AV. Molto compaſſioneuole fu veramente queſto ſucceſſo infelice, ne ſi
dee incòlpare di negligenza queſti Eccellentiſſimi Signori, perche l'ordine loo fu buono, e bene in
teſo, ma cattiui, ouero mal fortunati gli eſſecutori. Et per dir meglio è piaciuto così al Signore Id
dio. Ma laſciamo hormai queſto ragionamento, e ritorniamo al noſtro ſolito. CO. Per li caſi ſe
guiti (in quanto alla fortificatione di che trattiamo) non debbo negare, che le difeſe lunghe a pro
portione de' tiri delle artiglierie, non ſijno meglio delle corte, e che dalla grandezza de' fianchi
(doue ne dipende la larghezza delle piazze) ſi poſſono cauare tutte le commodità per li difenſori,
sì per fare le difeſe ſicure, come per poter far ſempre nuoue ritirate; & occorrendo perdere le piaz
ze (come ſi dice) a palmo, a palmo, e far perdere il tempo al nimico, & aſpettare il neceſſario ſoc
corſo dal ſuo Prencipe, ſenza l'aiuto del quale, tengo per certo, che alcuna Fortezza non ſi poſſa in
lunghezza di tempo conſeruare; perche gli aſſediati vanno giornalmente non ſolo conſumando le
munitioni neceſſarie, ma ancora le loro proprie vite, venendone ſempre ammazzati, ancorche gli aſ
ſedianti nimici ſieno eſpoſti a molti incommodi, e diſordini, nel conſumarſi per diuerſi caſi, che gli
poſſono occorrere, nondimeno il riſico, & il molto diſauantaggio, è ſempre di coloro, che ſi ritroua
no riſerrati nella Fortezza. AV. Ho molto caro, che reſtiate ſodisfatto, e che con l'eſperienza de'
ſucceſſi vengano approuate le ragioni da me propoſte nell'ordine del fortificare. E però con ſua buo
na gratia daremo fine perhoggi a queſto noſtro primo ragionamento.
doſi mangiati caualli, aſini, & altre beſtie, che vi ſi trouauano. E ſollecitando più che mai il nimi
co di cauar ſotto, & di fare nuoue mine, conducendo nella foſſa nel mezo della cortina, doue era la
maggior batteria, vn monte di terra alto quanto era la muraglia: fece incontro ad vn torrione ſopra
la contraſcarpa vn caualiere, armato di fuori con gomene groſſe, ilqual paſſaua d'altezza il detto tor
rione, onde che da tutte le parti erauamo ſcoperti, e berſagliati, e ci trouauamo eſſer rimaſti ſolo con
cinquecento ſoldati Italiani ſani, ma ſtanchi dalle lunghe fatiche, & i Greci eſſer morti la maggior
parte de' migliori: E quello, che più importaua do l'eſſer disfatta, e ſignoreggiata dal nimico tut
ta la Fortezza, ci riducemmo ſolo con ſette barili di poluere, doue che fuſſimo neceſſitati con quel
le più honorate conditioni, che ſi potette, renderſi. Onde poi ne ſegui al ſolito, il mancare il Tur
co della fede, e delle promeſſe fatte, e con crudeltà più che barbara, chi non fu dall'empie ſue mani
miſerabilmente morto, reſtò ſchiauo, per ſentire con tutte le miſeie duplicata morte. Et queſto fu
il fine di quell'aſſedio. AV. Molto compaſſioneuole fu veramente queſto ſucceſſo infelice, ne ſi
dee incòlpare di negligenza queſti Eccellentiſſimi Signori, perche l'ordine loo fu buono, e bene in
teſo, ma cattiui, ouero mal fortunati gli eſſecutori. Et per dir meglio è piaciuto così al Signore Id
dio. Ma laſciamo hormai queſto ragionamento, e ritorniamo al noſtro ſolito. CO. Per li caſi ſe
guiti (in quanto alla fortificatione di che trattiamo) non debbo negare, che le difeſe lunghe a pro
portione de' tiri delle artiglierie, non ſijno meglio delle corte, e che dalla grandezza de' fianchi
(doue ne dipende la larghezza delle piazze) ſi poſſono cauare tutte le commodità per li difenſori,
sì per fare le difeſe ſicure, come per poter far ſempre nuoue ritirate; & occorrendo perdere le piaz
ze (come ſi dice) a palmo, a palmo, e far perdere il tempo al nimico, & aſpettare il neceſſario ſoc
corſo dal ſuo Prencipe, ſenza l'aiuto del quale, tengo per certo, che alcuna Fortezza non ſi poſſa in
lunghezza di tempo conſeruare; perche gli aſſediati vanno giornalmente non ſolo conſumando le
munitioni neceſſarie, ma ancora le loro proprie vite, venendone ſempre ammazzati, ancorche gli aſ
ſedianti nimici ſieno eſpoſti a molti incommodi, e diſordini, nel conſumarſi per diuerſi caſi, che gli
poſſono occorrere, nondimeno il riſico, & il molto diſauantaggio, è ſempre di coloro, che ſi ritroua
no riſerrati nella Fortezza. AV. Ho molto caro, che reſtiate ſodisfatto, e che con l'eſperienza de'
ſucceſſi vengano approuate le ragioni da me propoſte nell'ordine del fortificare. E però con ſua buo
na gratia daremo fine perhoggi a queſto noſtro primo ragionamento.
La diſeſa
della
tezza dee
eſſere al
manco pal
ſa cento or
taota, & al
più ducen
to.
Oppoſitio
ne alle di
feſe lunghe
della
tezza dee
eſſere al
manco pal
ſa cento or
taota, & al
più ducen
to.
Oppoſitio
ne alle di
feſe lunghe
Diſaurag
gio della
Fortezza
fatta com le
difeſe cor
te.
gio della
Fortezza
fatta com le
difeſe cor
te.
Beneficij,
che ne p
pta la
Fortezza.
che ne p
pta la
Fortezza.
Difeſe co
me danoſe
alla For
tezza.
Sito, doue
il nimico
potrà pian
tare l'arti
glieria per
imbocca
re i ſiam chi.
me danoſe
alla For
tezza.
Sito, doue
il nimico
potrà pian
tare l'arti
glieria per
imbocca
re i ſiam chi.
Difficultà
del,' iboc
care i ſian
chi.
Come il ni
mico poſſa
piatare l'
artiglierie
a danno de
difenſori.
del,' iboc
care i ſian
chi.
Come il ni
mico poſſa
piatare l'
artiglierie
a danno de
difenſori.
Sacchetti,
cuero lan
trne fatte
com rete di
ſilo di fer
ro pienedi
palle da
moſchet—
to.
cuero lan
trne fatte
com rete di
ſilo di fer
ro pienedi
palle da
moſchet—
to.
Colubri
nette lun
ghe, & rie
che di m
tallo vtili
nella For
tezza per
l'uſo de'
ſacchetti
pieni di
palle di
piombo.
Come ſi
poſſadifen
dere la For
tezza con
gli archi
bugi.
Notabili
imperfet
tioni ap
portano al
la Fortez
za le dife
ſe corte.
nette lun
ghe, & rie
che di m
tallo vtili
nella For
tezza per
l'uſo de'
ſacchetti
pieni di
palle di
piombo.
Come ſi
poſſadifen
dere la For
tezza con
gli archi
bugi.
Notabili
imperfet
tioni ap
portano al
la Fortez
za le dife
ſe corte.
Im<29>ſe fat
te dal Tur
co.
Imperfet
tione della
fortifica—
tionedella
Goletta.
te dal Tur
co.
Imperfet
tione della
fortifica—
tionedella
Goletta.
Fortezza
di Famago
ſta.
di Famago
ſta.
Il Sig. Giu
lio Sauor
gniano.
lio Sauor
gniano.
Aſſedio
ſotto Fa—
magoſta.
ſotto Fa—
magoſta.
Dieci for
ti con ſet
tanta pez
zi d'arti—
glieria.
Contrabat
teria.
ti con ſet
tanta pez
zi d'arti—
glieria.
Contrabat
teria.
Imperfet
tioni della
contraſcar
pa fatta di
buona mu
raglia.
tioni della
contraſcar
pa fatta di
buona mu
raglia.
Altri ſette
caualieri.
caualieri.
Ordine di
far lauora
re i guaſta
tori.
far lauora
re i guaſta
tori.
Balle di la
na, e di cot
tone per
difeſa.
na, e di cot
tone per
difeſa.
Difeſa per
li guaſta—
tori.
li guaſta—
tori.
Preſa di Fa
magoſta.
magoſta.
Buono ef
fetto che
apportano
le piazze
grandi.
71[Figure 71]fetto che
apportano
le piazze
grandi.