Gallaccini, Teofilo, Perigonia, o vero degli angoli, ca. 1590-1598

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              <s>
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              piano ad angoli retti, come per essempio nel piano AB. giacendo la figura D. con la testa con l’anche, con le ginocchia e co’ piedi fa tante linee perpendicolari, le quali stanno ad angoli retti sopra ‘l piano AB. e se si havesse a muovere bisognarebbe che la linea FH venisse nella perpendicolare GH. che così sarebbe sedente nel piano; e volendo rizzarsi bisognarebbe che la GH. si muovesse verso IL. e la IL. verso la MN. e la MN. e la QR. verso OP. mutando sempre gli angoli retti in acuti, sì come già s’è detto e secondo i lineamenti del giacere e del muoversi a sedere e del rizzarsi; e secondo la forza degli angoli contenuti sotto tante linee fra loro variamente piegate si potrà con facilità disegnar le figure in tutte le muovenze e ‘n tutte le positure, sempre procedendo dalla figura della quiete a quella del movimento, da quella del movimento a quella della quieta e quindi un’altra volta a quella della quiete, cioè dal giacere al rizzarsi a sedere; dal rizzarsi al sedere, dal sedere al levarsi in piedi, dal levarsi in piedi allo star ritto. </s>
              <s>Ma avanti che poniamo fine a questo discorso, porremo alcune figure di movenze insieme co’ lineamenti e con le regole e colli angoli ne’ quali consistono le diversità delle movenze, dalle quali agevolmente si potrà imparare a mettere insieme le figure.</s>
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            <p type="main">
              <s>La muovenza di questa figura si fa col mezzo di due triangoli almeno uno acut’angolo, cioè ACE
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              e l’altro ottus’angolo, cioè ECD, aggiontivi due altri triangoli, cioè uno scaleno DFE. ed uno equicure GDF. per l’accomodamento delle braccia. </s>
              <s>Dove nel muover il passo AE. si fa la base del triangolo acutangolo e nello spegnere ‘n fuore la testa col petto si forma ‘l triangolo ottusangolo la cui base è la perpendicolare ED. perciochè acciochè si faccia che la figura non sia cadente, bisogna che ‘l capo sia appiombo sopra ‘l piede.</s>
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            <p type="main">
              <s>Questa figura forma una movenza che si può disegnare col mezzo di tre triangoli, due rettangoli AFD. FCG. ed uno ottuso angolo DEF. Il passo AD. è la base del triangolo ADF. la base dell’ottusangolo è FD. nella quale si regge l’angolo del piegamento E. la qual base è per dritto del lato FC. del triangolo FGC. nel cui angolo retto è ‘l sito della testa e nell’angolo acuto appresso alla base, cioè cioè nel CGF. el termine dello stendimento del braccio.</s>
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