Del Bruno, Raffaelo, Ristretto delle cose piu' notabili della citta' di firenze, 1757

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1ciati. Oltre a tante Pitture di ſingolare
ſquiſitezza, e perfezione, ſe ne trovano
in queſta Chieſa alcune di Cimabue, e di
Giotto, le quali, quantunque fiano dalle
moderne pitture ſuperate in bellezza, non
è però, che non meritino di eſſer tenute
in grande ſtima, per la venerazione, che
ſi dee a quei due primi Maeſtri, e Reſtau-
ratori della Pittura.
E` ancora maraviglio-
ſo il Pergamo, tutto di marmo di Sera-
vezza, e vagamente intagliato da Benedet-
to da Maiano.
Sono in eſſo einque Storiet-
te de' fatti più ſingolari di San Franceſco,
ſcolpite in baſſorilievo, ma così bene, e
felicemente, che non hanno prezzo.
Ne'
vani, che ſono in mezzo de' beccatelli,
ſi vedono cinque ſtatuette a ſedere di bel-
lezza ſtraordinaria, che rappreſentano la
Fede, la Speranza, la Carità, la Fortez-
za, e la Giuſtizia.
Più mirabile però fu
l'artifizio uſato nell'adattar queſto Perga-
mo ad una colonna, nella quale rimane
incaſſato, eſſendochè la medeſima colonna
fia nel mezzo forata, e per una ſcala ac-
conciavi dentro vi ſi aſcenda.
Alla gran-
dezza della Chieſa corriſponde il Conven-
to, di moltiſſime comode abitazioni ripie-
no, e continovamente abitato da più di
ſeſſanta Religioſi, tra' quali in ogni tem-
po fiorirono Uomini ſegnalati, non ſolo
in lettere, e in dignità più coſpicue, ma
eziandio in ſantita di coſtumi.
Sono in
queſto Convento molte Confraternite di Se-
colari, tra le quali quella detta del Gesù,

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