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tina in tempo di Carnovale. Compariſco-
no ſu queſta Piazza ( quando accade, che
queſto ſi faccia ſolennemente ) cinquanta-
quattro Nobili Giovani riccamente veſtiti,
e in due Squadre diviſi, l'una delle quali
dal colore degli Abiti, e delle Inſegne ſi
diſtingue dall'altra. Capi di queſte ſono
due Alfieri, più degli altri nobilmente ad-
dobbati, e ſerviti da molti Paggi. Entran-
do in Campo, preceduti da trombe, e da
tamburi, a coppia a coppia, e con belliſſi-
ma ordinanza, giran dintorno il Teatro,
facendo moſtra di lor perſona; indi l'uno
dall'altro diſpartendoſi, ſotto il proprio
Padiglione ſi alloggiano. Intanto ſi dà il
ſegno della Battaglia, e in un tempo me-
deſimo vedonſi dall'una, e dall'altra parte
ſquadronati, a foggia di Eſercito. Unite
le Squadre, ſi getta in mezzo il Pallone,
ed in un ſubito cerca l'una di ſpingerlo
verſo l'altra, e dall'altra vien riſoſpinto.
Quei, che rimangon per retroguardia, ri-
pigliando il Pallone, proccurano con ogni
sforzo di trarlo fuor degli ſteccati, per la
parte ad eſſi contraria, e quando ciò rieſca
loro di poſta, s' intende vinta la caccia.
Ben è vero, che avviſtiſene gli Avverſarj,
corrono addoſſo all'inimico, e aſſerratolo
per le braccia, impediſcono, che più oltre
s' avanzi. Il ſimile ſanno quelli, che ſon
rimaſti alla diſeſa del poſto, i quali men-
tre non vengan ſorpreſi all'improvviſo,
no ſu queſta Piazza ( quando accade, che
queſto ſi faccia ſolennemente ) cinquanta-
quattro Nobili Giovani riccamente veſtiti,
e in due Squadre diviſi, l'una delle quali
dal colore degli Abiti, e delle Inſegne ſi
diſtingue dall'altra. Capi di queſte ſono
due Alfieri, più degli altri nobilmente ad-
dobbati, e ſerviti da molti Paggi. Entran-
do in Campo, preceduti da trombe, e da
tamburi, a coppia a coppia, e con belliſſi-
ma ordinanza, giran dintorno il Teatro,
facendo moſtra di lor perſona; indi l'uno
dall'altro diſpartendoſi, ſotto il proprio
Padiglione ſi alloggiano. Intanto ſi dà il
ſegno della Battaglia, e in un tempo me-
deſimo vedonſi dall'una, e dall'altra parte
ſquadronati, a foggia di Eſercito. Unite
le Squadre, ſi getta in mezzo il Pallone,
ed in un ſubito cerca l'una di ſpingerlo
verſo l'altra, e dall'altra vien riſoſpinto.
Quei, che rimangon per retroguardia, ri-
pigliando il Pallone, proccurano con ogni
sforzo di trarlo fuor degli ſteccati, per la
parte ad eſſi contraria, e quando ciò rieſca
loro di poſta, s' intende vinta la caccia.
Ben è vero, che avviſtiſene gli Avverſarj,
corrono addoſſo all'inimico, e aſſerratolo
per le braccia, impediſcono, che più oltre
s' avanzi. Il ſimile ſanno quelli, che ſon
rimaſti alla diſeſa del poſto, i quali men-
tre non vengan ſorpreſi all'improvviſo,