Alberti, Leon Battista, L' architettura

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8278DELLA ARCHITETTVRA ſta cagione ſi debbe in qual ſi uoglia luogo di tutto il reſto del muro, auuertire,
che la cornice gli ſtia quaſi che per tetto, ben murata;
& ſtuccata per tutto; accio
che ella ſcacci uia tutte le ingiurie delle pioggie.
Biſogna conſiderare ancora,
con quale afforzificamento, &
con quali ſoſtegni ſopra una ſaldezza di muro, ſi
ritenghino;
& ſi mettino inſieme molte pietre. Et certo quando io conſidero,
115 e’ mi pare che a fare queſto, la principal coſa habbiano biſogno della calcina.
Ancora che ſecondo me, non ſi debba congiugnere ogni pietra con la calcina:
Percioche i Marmi nell’eſſere tocchi dalla calcina, non ſolamente perdono la
candidezza loro, ma ſi macchiano di brutte, &
ſanguinoſe macchie: Tanta gran-
de è la ſuperbia della bianchezza nel Marmo, che a gran pena può ſopportare
2210 altro che ſe ſteſſo;
che penſi? i fumi ſdegna; tocco da olio diuenta pallido; ba-
gnato da uino roſſo, diuẽta pagonazzo;
ſe è tocco da acqua cauata del legno del
caſtagno, inſin dentro diuenta nero, &
ſi guaſta talmente, che dette macchie,
non ſe ne uanno per raderlo che ſi faccia.
Per queſto gli Antichi uſauano di
mettere i Marmi nudi in opera quanto piu poteuano, ſenza punto di calcina;
3315 ma di queſti, ne diremo dipoi.
Del uero modo del murare, & della conuenientia che hanno le pietre con larena. Cap. X.
HOra apparten endoſi a officio di pratico Maeſtro, non tanto ſcegliere le
4420 coſe piu commode, quanto d’uſare attamente, &
commodamente quel-
le che gli baſtano;
Noi ſeguiteremo diſcorrendo in queſta maniera. Tu
hai da ſapere, che quella calcina è cotta a baſtanza;
la quale bagnata, & poi dop-
po il caldo ſpenta, immitando la ſchiuma del latte, ingroſſando tutte le zolle ri-
gonfia.
Di non eſſere ſtata in macero a baſtanza, te ne daranno inditio, i ſaſ-
5525 ſolini, che nel meſcolarla con la rena ui trouerai.
Se tu gli darai piu rena che
il biſogno, per la aſprezza ſua, non farà preſa.
Et ſe tu gliene darai manco,
che non ricerca la forza, &
la natura ſua; reſterà come una pania per la liqui-
dezza, cattiua;
& ti obedirà mal uolentieri. Metterai la calcina nõ bene ſpenta
del tutto, &
per qualche altro conto piu debole, con manco danno ne fondamẽ
6630 ti, che nelle mura;
& ne ripieni, che nelle ſcorze. Ma dalle cantonate, & dalli
oſſami, &
da i ricinti biſogna leuar uia ogni calcina che haueſſe difetto alcuno,
benche minimo;
& ne gli archi maſsimo, ſi debbe mettere fidatiſsima. Le
cantonate &
l’oſſa & i ricinti, & le cornici, ricercano la rena piu minuta, piu ſot-
tile, &
piu pura, & maſsimo doue ſi mettono pietre pulite. I ripieni non ricu-
7735 ſano la materia piu ghiandoſa.
La pietra arida di ſua natura, & ſitibonda, non
ha mala conuenienza con la rena de fiumi.
La pietra humida per natura, &
acquidoſa, amerà molto la rena di caua.
Nõ norrei che la rena tolta del mare,
ſi metteſſe di uerſo Oſtro, Forſe che ella piu commodamente ſi eſporrà a Venti
Tramõtani.
A qual ſi uoglia pietra minuta, ſi debbe dare lo intriſo piu magro;
8840 alla pietra eſauſta, & arida, ſi debbe dare piu graſſo. Ancor che gli Antichi pẽ
ſaſsino, che per tutta la muraglia, un sì fatto intriſo alquanto graſſetto, fuſſe piu
tenace che il magro.
Alle pietre maggiori, non ſi pon ſotto ſe non intriſi li-
quidi, &
fluſsibili; quaſi per ripieno, accioche ſimil materia ui paia poſta piu

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