in ginocchioni
pertanto la possono qui appresso insieme co’ lineamenti suoi, acciò si veda
la regola per disegnarla e l’uso degli angoli.</s>
</p>
<p type="main">
<s>La figura di questa movenza dimostra l’attitudine di porsi in ginocchioni, e
si fa posta la linea del piano AB. e sopra essa tirata la perpendicolare CD.
da cui allontanandosi quanto è l’altezza della sesta si faccia ‘l segno F.
sopra cui si tiri un’altra perpendicolare EF. e divisa la perpendicolare EF.
in sette parti uguali, presene quattro si formi ‘l parallelogrammo DFHI. il
quale si divida per mezzo con la linea infinita LN. quindi presa la
longhezza DF. e replicata nella linea AB., cioè nel ponto G. dal quale si
tiri una linea che passi sopra ‘l ponto L. e termini nel ponto H. e preso ‘l
compasso con esso si pigli la longhezza GD. e si trasporti in GO. tirando
l’arcuatione: e presa la longhezza LG., fatto centro L. si faccia un’altra
arcuatione che tagli la prima nel segno O. dal quale si tirino le linee OL.
OG. onde si formi un triangolo acutangolo la cui base divisa in tre parti
uguali dal taglio della terza, cioè dal P. si tiri la linea PL. finalmente
sopra la linea IH. si costituisca un triangolo rettangolo tirata la linea
IE. e presa una delle .7. portioni con essa si tagli la linea MN. nel ponto
N. dal quale a ponti FH. si tirino due linee rette, le quali chiudino un
triango
<lb/>
//
<lb/>
lo ottusangolo HNF. la cui base nella perpendicolare EF.
ed è FH. La retta si disegnarà nell’angolo E. facendo che l’estremo della
perpendicolare sia nell’orecchio, la spalla, il corpo e parte della natica e
dell’anca si farà dentro ‘l triangolo IEH. la coscia e la gamba dritta nella
linea nelle linee HL. LP. e nelle linee HN. NF. la coscia e la gamba manca. </s>
<s>Il calcagno del piè destro sarà nel ponto P. e la ponta del piede nel ponto
A. e ‘l ginocchio nel ponto L.: il principio della coscia sinistra sarà nel
ponto H. il ginocchio nel ponto N., la pianta del piede nel ponto F. Il
braccio cominciarà dal terzo della linea EI. presso al ponto E. Nella qual
figura si vede che tutti i piegamenti delle parti si fanno negli angoli, i
quali parte sono ottusi, e parte acuti. </s>
<s>Ma perché con l’essempio di queste poche movenze ciascun diligente
disegnatore , o pittore ,o scultore potrà facilissimamente disegnar
qualunque figura di qualsivoglia animale secondo qualunque maniera di
movenza, di gesto e di positura; perciò non pigliarò cura di porvi davanti
altri essempi. </s>
<s>Ma solamente aggiognerò questa consideratione degna d’esser da ciascuno
osservata che a tutte queste regole si dee anteppor la cognition della
misura dell’altezza della figura humana e delle sue membra, acciò che con
essa possiamo determinare l’altezza delle perpendicolari le grossezze e
longhezze de’ corpi e delle braccia, delle cosce e delle gambe e de’ piedi. </s>
<s>Pertanto acciò che’l nostro discorso non sia manchevole, ed acciò altri non
si habbia a dolere di noi, quando non insegnassemo tal misura, ne faremo un
racconto nell’ultimo di questo capitolo.</s>
</p>
<p type="main">
<s>La statura della figura humana, come si ritrahe da Vitruvio, nel cap. primo
del 3° libro, può ricever tre maniere di misure secondo tre ragioni di
misurare. </s>