Angeli, Stefano degli, Della gravita' dell' aria e fluidi : esercitata principalmente nelli loro homogenei

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_Ofred._ In gratia V. S. l’aſſegni.
_Matem._ Le dirò Sig. Ofredi. Quando io leſſi queſte coſe del Sig.
Sinclaro, preſi vn cannoncino otturato da vna parte, e dall’-
altra
aperto, e li poſi dentro vna balletta, e chiudendo l’altra
parte
con il dito, alzauo ogni coſa con impeto.
Sentiuo ma-
nifeſtamente
, che ceſſato l’alzamento la balla ſeguiua a ſali-
re
per la canna per qualche ſpacio:
e ſe io nel ſine dell’al za-
mento
abbaſſauo vn poco la mano (come quaſi de neceſſi-
biſogna che ſi facia) ſaliua tanto, che vrtaua nel dito.

Poſi
nel cãnone dell’acqua ſino ad vn certo ſegno, &
alzan-
do
il cannone con empito, ceſſato pure queſto moto l’acqua
ſeguiua
a ſalire, e mi bagnaua il dito.
Hora qui non v’è preſ-
ſione
dell’aria, e pure per il ſolo alzamento veloce del can-
none
ſeguiuano queſti alzamenti delli corpi in eſſo conte-
nuti
;
li quali alzamenti non ſeguiuano quando il cannone
s’alzaua
lentamente.
_Ofred._ Ma qual’è la cagione di queſte ſalite?

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