8377SECONDO.
ſcende più, e poi riſaliſce più, e più volte ſino che ſi riduce
all’equilibrio. Hora quando diſcende ſotto li 29 diti, certo
che diſcende aſſai notabilmente; all’hora è riſpinto in sù dal
maggior peſo dell’aria; e pur non vediamo queſte meraui-
glie di aſcendere ſino ad vrtare nella cima della canna, & c.
Ma che, che ſi ſia, io ſono ſicuriſſimo, che anco quãdo ſiano
vere tutte le ſuppoſitioni del Sig. Sinclaro, non però queſta
preſſione dell’aria può eſser la total cagione di queſt’ effet-
to, mentre certiſſimo v’interuengono dell’ altre cauſe.
all’equilibrio. Hora quando diſcende ſotto li 29 diti, certo
che diſcende aſſai notabilmente; all’hora è riſpinto in sù dal
maggior peſo dell’aria; e pur non vediamo queſte meraui-
glie di aſcendere ſino ad vrtare nella cima della canna, & c.
Ma che, che ſi ſia, io ſono ſicuriſſimo, che anco quãdo ſiano
vere tutte le ſuppoſitioni del Sig. Sinclaro, non però queſta
preſſione dell’aria può eſser la total cagione di queſt’ effet-
to, mentre certiſſimo v’interuengono dell’ altre cauſe.
_Ofred._
In gratia V.
S.
l’aſſegni.
_Matem._
Le dirò Sig.
Ofredi.
Quando io leſſi queſte coſe del Sig.
Sinclaro, preſi vn cannoncino otturato da vna parte, e dall’-
altra aperto, e li poſi dentro vna balletta, e chiudendo l’altra
parte con il dito, alzauo ogni coſa con impeto. Sentiuo ma-
nifeſtamente, che ceſſato l’alzamento la balla ſeguiua a ſali-
re per la canna per qualche ſpacio: e ſe io nel ſine dell’al za-
mento abbaſſauo vn poco la mano (come quaſi de neceſſi-
tà biſogna che ſi facia) ſaliua tanto, che vrtaua nel dito.
Poſi nel cãnone dell’acqua ſino ad vn certo ſegno, & alzan-
do il cannone con empito, ceſſato pure queſto moto l’acqua
ſeguiua a ſalire, e mi bagnaua il dito. Hora qui non v’è preſ-
ſione dell’aria, e pure per il ſolo alzamento veloce del can-
none ſeguiuano queſti alzamenti delli corpi in eſſo conte-
nuti; li quali alzamenti non ſeguiuano quando il cannone
s’alzaua lentamente.
Sinclaro, preſi vn cannoncino otturato da vna parte, e dall’-
altra aperto, e li poſi dentro vna balletta, e chiudendo l’altra
parte con il dito, alzauo ogni coſa con impeto. Sentiuo ma-
nifeſtamente, che ceſſato l’alzamento la balla ſeguiua a ſali-
re per la canna per qualche ſpacio: e ſe io nel ſine dell’al za-
mento abbaſſauo vn poco la mano (come quaſi de neceſſi-
tà biſogna che ſi facia) ſaliua tanto, che vrtaua nel dito.
Poſi nel cãnone dell’acqua ſino ad vn certo ſegno, & alzan-
do il cannone con empito, ceſſato pure queſto moto l’acqua
ſeguiua a ſalire, e mi bagnaua il dito. Hora qui non v’è preſ-
ſione dell’aria, e pure per il ſolo alzamento veloce del can-
none ſeguiuano queſti alzamenti delli corpi in eſſo conte-
nuti; li quali alzamenti non ſeguiuano quando il cannone
s’alzaua lentamente.
_Ofred._
Ma qual’è la cagione di queſte ſalite?
_Matem._
Nel mio cannone la cagione credo che ſia, che mentre
alziamo queſto, quel moto lo conferiamo ad eſſo, ed’alli
corpi in eſſo contenuti. Quando lo fermiamo, li corpi con-
tenuti, cioè balla, & acqua, che non ſono continui ad eſſo,
non perdono così ſubito l’empito concepito, ma lo tratten-
gono per qualche tempo, e ſeguono il loro viaggio verſo
quella parte, verſo la quale ſe li ha già conferito il moto.
Che ſe per fortuna auuiene, che non ſolo fermiamo la ma-
no, ma anco queſta cali in parte co’lcannone, all’hora il
corpo contenuto già in moto verſo la parte ſuperiore, per-
cuote nel dito, come quello che diſcende ad’incontrarlo.
alziamo queſto, quel moto lo conferiamo ad eſſo, ed’alli
corpi in eſſo contenuti. Quando lo fermiamo, li corpi con-
tenuti, cioè balla, & acqua, che non ſono continui ad eſſo,
non perdono così ſubito l’empito concepito, ma lo tratten-
gono per qualche tempo, e ſeguono il loro viaggio verſo
quella parte, verſo la quale ſe li ha già conferito il moto.
Che ſe per fortuna auuiene, che non ſolo fermiamo la ma-
no, ma anco queſta cali in parte co’lcannone, all’hora il
corpo contenuto già in moto verſo la parte ſuperiore, per-
cuote nel dito, come quello che diſcende ad’incontrarlo.