8581LIBRO TERZO.
lano, &
acconciano in modo, che per la ſomiglianza, ſi chiamano a coda diron-
dine. Debbonſi collocar le Spranghe talmente, che le gocciole delle piog-
gie, non ui poſsino penetrare. Et penſano che quelle di Bronzo, ſi faccino fer-
miſsime contro alla Vecchiaia, ſe nel gittarle ui ſi meſcolerà delle trẽta parti una
di ſtagno; & temeranno manco la ruggine, ſe le ugneranno con bitume, o con
115 Olio. Affermano cheil ferro ſi tempera nella biacca, geſſo, & pece liquida; ac-
ciònon arrugginiſca. Le Spranghe di legno, unte di cera pura, & di morchia;
non ſi guaſtano. Io ho ueduto doue egli hãno meſſo nel capo delle Spranghe
troppo piõbo, & molto caldo; che le pietre ſotto ui ſono ſcoppiate. Et trouer-
rai ne gli edificij de gli Antichi, mura tirate molto fermiſsimc per tutto, ſolamẽ
2210 te di ripieni; queſte ſi tirano come quelle di terra. Et uſauano in Affrica, & in
Spagna, adattando da l'un lato, & l'altro due tauole, o graticci, in cambio di Spõ-
de, teneruele ꝑ corteccie, tãto che la poſtaui materia, faceſſe la preſa. Ma ſono
in queſto differenti, che quì uſano metterci uno intriſo di calcina, & pezzami li-
quido, quaſi che ondeggi; & quiui calcano cõ i piedi, & cõ i pali da ſpianare, una
3315 terra uiſcoſa fatta trattabile cõ hauerla in humidita, & rimenata aſſai. In queſto
luogo ancora per collegamento ui mettono ad ogni tre piedi, quaſi come pez-
zami certe pietre maggiori, & maſsime ordinarie, o ueramente ſpezzate a canti
uiui; percioche le pietre tonde, ſe ben ſono contro le igniurie robuſte; ſe non ſa-
ranno cinte intorno di molti aiuti, ſaranno in ciaſcuna muraglia molto infedeli.
4420 In quello altro luogo, cioè nelle mura di Terra, della Affrica, meſcolano con il
loto la gineſtra, o il giunco marino, opera da farſi marauiglioſa. Percioche ella
ſi mantiene incorrotta da uẽti, & da le pioggie. A tem pi di Plinio, ſi uedeuano
ſopra i gioghi de Mõti Torricelle di terra, & luoghi da ſcoprire paeſe, fatte inſi-
no a' tẽpi d'Annibale. Noi facciamo le ſopradette croſte(per chiamarle piu to
5525 ſto coſi, che corteccie) cõ graticci & ſtuoie fatte di Canne, non freſche; opere nõ
magnifiche certo, ma uſate per tutto dalla antica Plebe Romana. Impiaſtrõ-
ſi i graticci inſieme con loto rimenato tre giorni con le paglie; dipoi (come
poco fa ti diſsi) ſi ueſtono di calcina, o di geſſo: Finalmente ſi adornano di Pit-
tura, & di Statue. Se tu meſcolerai per mezo, con il geſſo la terra cotta; & peſta;
6630 temerà manco le ſpruzzaglie. Se tu lo meſcolerai con la calcina, e' diuẽta piu
gagliardo: Ne luoghi humidi, alle brinate, & a freddi, il geſſo è diſutile del
tutto. Reſtaci quaſi come uno epilogo, che io racconti una legge appreſſo de
gli Architettori antichiſsima; la quale io giudico, che ſi debba oſſeruare, non
altrimenti che le riſpoſte delli Oracoli. Et è queſta; Poni ſotto le mura ſon-
7735 damenti fermiſsimi; Fa che le coſe di ſopra, ſtieno a Piombo ſopra quelle di
ſotto, ſopra il mezzo del Centro; Ferma le Cantonate, & li oſſami delle mu-
ra, da baſſo inſino ad alto di Pietre fortiſsime, & ſaldiſsime; Spegni bene le
calcine; Non mettere le pietre in opera ſe non bagnate perſettamente; Met-
ti le piu dure di uerſo que' lati onde poſſono uenire le oflenſioni: Tira la mu-
8840 raglia a ſilo con l'archipenzolo, & con il piombo: Procura che ſopra le com-
mettiture delle pietre di ſotto, uenga il mezo della pietra di ſopra; metti ne gli
ordini le pietre intere, & nel mezo del muro riempi di pezami; Legai filari
con ſpeſſe committiture di pietre; Et queſto baſti hauer detto delle Mura;
dine. Debbonſi collocar le Spranghe talmente, che le gocciole delle piog-
gie, non ui poſsino penetrare. Et penſano che quelle di Bronzo, ſi faccino fer-
miſsime contro alla Vecchiaia, ſe nel gittarle ui ſi meſcolerà delle trẽta parti una
di ſtagno; & temeranno manco la ruggine, ſe le ugneranno con bitume, o con
115 Olio. Affermano cheil ferro ſi tempera nella biacca, geſſo, & pece liquida; ac-
ciònon arrugginiſca. Le Spranghe di legno, unte di cera pura, & di morchia;
non ſi guaſtano. Io ho ueduto doue egli hãno meſſo nel capo delle Spranghe
troppo piõbo, & molto caldo; che le pietre ſotto ui ſono ſcoppiate. Et trouer-
rai ne gli edificij de gli Antichi, mura tirate molto fermiſsimc per tutto, ſolamẽ
2210 te di ripieni; queſte ſi tirano come quelle di terra. Et uſauano in Affrica, & in
Spagna, adattando da l'un lato, & l'altro due tauole, o graticci, in cambio di Spõ-
de, teneruele ꝑ corteccie, tãto che la poſtaui materia, faceſſe la preſa. Ma ſono
in queſto differenti, che quì uſano metterci uno intriſo di calcina, & pezzami li-
quido, quaſi che ondeggi; & quiui calcano cõ i piedi, & cõ i pali da ſpianare, una
3315 terra uiſcoſa fatta trattabile cõ hauerla in humidita, & rimenata aſſai. In queſto
luogo ancora per collegamento ui mettono ad ogni tre piedi, quaſi come pez-
zami certe pietre maggiori, & maſsime ordinarie, o ueramente ſpezzate a canti
uiui; percioche le pietre tonde, ſe ben ſono contro le igniurie robuſte; ſe non ſa-
ranno cinte intorno di molti aiuti, ſaranno in ciaſcuna muraglia molto infedeli.
4420 In quello altro luogo, cioè nelle mura di Terra, della Affrica, meſcolano con il
loto la gineſtra, o il giunco marino, opera da farſi marauiglioſa. Percioche ella
ſi mantiene incorrotta da uẽti, & da le pioggie. A tem pi di Plinio, ſi uedeuano
ſopra i gioghi de Mõti Torricelle di terra, & luoghi da ſcoprire paeſe, fatte inſi-
no a' tẽpi d'Annibale. Noi facciamo le ſopradette croſte(per chiamarle piu to
5525 ſto coſi, che corteccie) cõ graticci & ſtuoie fatte di Canne, non freſche; opere nõ
magnifiche certo, ma uſate per tutto dalla antica Plebe Romana. Impiaſtrõ-
ſi i graticci inſieme con loto rimenato tre giorni con le paglie; dipoi (come
poco fa ti diſsi) ſi ueſtono di calcina, o di geſſo: Finalmente ſi adornano di Pit-
tura, & di Statue. Se tu meſcolerai per mezo, con il geſſo la terra cotta; & peſta;
6630 temerà manco le ſpruzzaglie. Se tu lo meſcolerai con la calcina, e' diuẽta piu
gagliardo: Ne luoghi humidi, alle brinate, & a freddi, il geſſo è diſutile del
tutto. Reſtaci quaſi come uno epilogo, che io racconti una legge appreſſo de
gli Architettori antichiſsima; la quale io giudico, che ſi debba oſſeruare, non
altrimenti che le riſpoſte delli Oracoli. Et è queſta; Poni ſotto le mura ſon-
7735 damenti fermiſsimi; Fa che le coſe di ſopra, ſtieno a Piombo ſopra quelle di
ſotto, ſopra il mezzo del Centro; Ferma le Cantonate, & li oſſami delle mu-
ra, da baſſo inſino ad alto di Pietre fortiſsime, & ſaldiſsime; Spegni bene le
calcine; Non mettere le pietre in opera ſe non bagnate perſettamente; Met-
ti le piu dure di uerſo que' lati onde poſſono uenire le oflenſioni: Tira la mu-
8840 raglia a ſilo con l'archipenzolo, & con il piombo: Procura che ſopra le com-
mettiture delle pietre di ſotto, uenga il mezo della pietra di ſopra; metti ne gli
ordini le pietre intere, & nel mezo del muro riempi di pezami; Legai filari
con ſpeſſe committiture di pietre; Et queſto baſti hauer detto delle Mura;