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perador Teodoſio, Giuliana Vedova Fio-
rentina, non meno illuſtre per lo ſplendo-
re del ſangue, che per l'inſigne Religio-
ne, e Pietà, acceſa di devozione verſo il
glorioſo Martire San Lorenzo, volle colle
proprie ſoſtanze fabbricar queſto Tempio,
dedicandolo ad onore di quel Santo. Ter-
minata appena la Fabbrica, giunſe per
buona ſorte a Firenze il grande Arciveſco-
vo di Milano Sant'Ambrogio; perlochè
venne in penſiero a Giuliana di ricorrere
al Santo Prelato, e inſtantemente pregarlo,
acciò voleſſe conſacrare la nuova Chieſa;
e cio fec'ella ben toſto, e con tanto affet-
to, e con tali, e tante dimoſtrazioni del
ſuo grande zelo, che il Santo Arciveſco-
vo, ammirando la di lei virtù, e gran-
demente commendandola, di buona voglia
condeſceſe alle ſue giuſte dimande. Cele-
broſſi pertanto la Funzione della Sagra l'an-
no del Signore 392., o come altri voglio-
no 393., e fu con tal ſoddisfazione del
Popolo ſolennizzata, che da quel giorno
in poi, per memoria di tal fatto, chia-
moſſi queſta Chieſa, Baſilica Ambroſiana.
Quindi ebbe origine la ſingolar venerazio-
ne, che a queſto Tempio portarono gli an-
tichi Veſcovi di Firenze, fra' quali San Za-
nobi più d'ogni altro ſi ſegnalò, eleggen-
do quivi la ſepoltura, dove ſtette lungo
tempo ripoſto prima, che alla Cattedrale
foſſe trasferito il ſuo Corpo. A sì felici
principj corriſpoſero con maggiore avanza-
mento i ſucceſſi di queſta Chieſa. Imper-
rentina, non meno illuſtre per lo ſplendo-
re del ſangue, che per l'inſigne Religio-
ne, e Pietà, acceſa di devozione verſo il
glorioſo Martire San Lorenzo, volle colle
proprie ſoſtanze fabbricar queſto Tempio,
dedicandolo ad onore di quel Santo. Ter-
minata appena la Fabbrica, giunſe per
buona ſorte a Firenze il grande Arciveſco-
vo di Milano Sant'Ambrogio; perlochè
venne in penſiero a Giuliana di ricorrere
al Santo Prelato, e inſtantemente pregarlo,
acciò voleſſe conſacrare la nuova Chieſa;
e cio fec'ella ben toſto, e con tanto affet-
to, e con tali, e tante dimoſtrazioni del
ſuo grande zelo, che il Santo Arciveſco-
vo, ammirando la di lei virtù, e gran-
demente commendandola, di buona voglia
condeſceſe alle ſue giuſte dimande. Cele-
broſſi pertanto la Funzione della Sagra l'an-
no del Signore 392., o come altri voglio-
no 393., e fu con tal ſoddisfazione del
Popolo ſolennizzata, che da quel giorno
in poi, per memoria di tal fatto, chia-
moſſi queſta Chieſa, Baſilica Ambroſiana.
Quindi ebbe origine la ſingolar venerazio-
ne, che a queſto Tempio portarono gli an-
tichi Veſcovi di Firenze, fra' quali San Za-
nobi più d'ogni altro ſi ſegnalò, eleggen-
do quivi la ſepoltura, dove ſtette lungo
tempo ripoſto prima, che alla Cattedrale
foſſe trasferito il ſuo Corpo. A sì felici
principj corriſpoſero con maggiore avanza-
mento i ſucceſſi di queſta Chieſa. Imper-