Del Bruno, Raffaelo, Ristretto delle cose piu' notabili della citta' di firenze, 1757

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1 te da Coſimo Padre della Patria, Lorenzo
ſuo fratello, Piero ſuo figliuolo, e parte
da Lorenzo il Magnifico, da varie par-
ti, e con grandiſſime ſpeſe proccurati,
ſpecialmente dalla Grecia, e dall'Aſia,
furono poſcia ripoſti in queſto luogo da
Clemente VII., che fondò la Libreria,
e che indi nell'anno 1571. fu dal Grandu-
ca Coſimo I. ordinato che ſi teneſſe pub-
blicamente aperta a comune benefizio de'
cittadini
.
Chi poi bramaſſe ſaperne il nu-
mero, e la lor qualità potrà comodamen-
te appagare il ſuo deſiderio, mediante
l'Indice Generale ſtampato dal P. Mont-
faucon nel Libro Bibliotheca Bibliothecarum,
non ſenza molti difetti.
Che pero il Re-
gio Bibliotecario Antommaria Biſcioni ri-
fece e pubblicò nel primo Tomo la recen-
ſione de' dugenquattordici Codici Orientali
colla ſtoria più eſteſa di queſta Libreria,
la quale non avendo potuta terminare a
riguardo della morte, l'ha pero com-
pita adeſſo il Sig. Dottor Giulianelli.
L'
erudito viaggiatore informatoſi dalla pe-
rizia del Bibliotecario del Principe trove-
ad ogni Pluteo qualche raro Manoſcrit-
to
.
I più ſingolari per l'antichita ſono il
Codice Siriaco al Plut. I.
Quello del Ver-
gilio al Plut. XXXIX. al XLII. il Deca-
merone del Boccaccio.
Quello dell'Oroſio
al LXV.
Quello del Tacito al LXVIII. Per
la vaghezza dell'ornato il S. Ambrogio,
il Lirano, il Tolomeo, il Giulio Ceſare,
la Vira di Lorenzo de' Medici, Domizio

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