1lenza, & per inganno. In che nondimeno ſi ſcorge la perfet
tione della Donna maggiore di quella dell'huomo: concio
ſia che molto meglio è riceuere l'ingiuria, che egli non è il
farla, perche chiunque riceue l'ingiuria, non patiſce nella ſua
virtù, & non la offende, anzi il piu delle volte ha occaſione
di eſercitare la fortezza & l'altre virtu, eſſendo offeſo, & di
augumentarle, ma colui che fa ingiuria offende il giuſto, l'ho
neſto, la virtû il proſsimo, & tutto ſteſſo. La manſueta beni
gna, & dolce Donna eſſendo offeſa da l'huomo alle ſue sfre
nate voglie piaceuolmente ſi ſottopoſe: dimoſtrando in cio
volere reſtare ſuperiore à l'huomo nella virtù, & nella per
fettione, da che l'huomo voleua rimanere ſuperiore nell'im
perio, in queſto modo laſciando à l'huomo la parte peggio
re del dominio, & à ſe ſteſſa ſerbando la migliore della vir
tu. Ha voluto nondimeno Iddio che nel mondo ſi conſeruino
alcuni ſegni delle ragioni, che ha la Donna in queſto impe
rio: però ſi è contentato, che ella ſi reſti col nome di Donna:
cio è di ſignora, & ha voluto, che quando noi fauelliamo d'Id
dio, lo honoriamo conforme, & modi di parlare douuti, à Dom
na; dicendo: la eſſenza, & la Maeſtà diuina, quando anche noi
parliamo con huomini di ſtato, egli vogliamo honorare, dia
mo loro nomi di Donna; vſiamo dar della Signoria à Signo
ri, della Eccellenza, à Duchi, della Maeſta, a gli Imperadori,
della ſantita à papi honorandogli; Quaſi, che queſti titoli di
Donna ſiano ſegni manifeſtiſsimi delle buone & gagliarde
ragioni, che ha la Donna ſopra l'huomo. Volſe anche Iddio,
che in Roma da que ſaui, che diedono le leggi al mondo, ſi
ordinaſſe che ſotto grauiſsime pene, i primi luoghi nelle fe
ſte, ne giuochi ne conuiti, e ne publici ſagrificii, ſi deſsino al
le Donne, & i ſecondi à gli huomini: & benche hoggi di que
ſta legge non habbia luogo, la conſuetudine nondimeno con
uertita in natura è che i primi honori ſi diano alle Donne:
Alcune di loro infino à giorni noſtri hanno comandato, &
commandano, à gli huomini, e ne fatti d'Amore chiaramente
ſi manifeſta il valore delle donne, ilquale, come giuſto ſigno
tione della Donna maggiore di quella dell'huomo: concio
ſia che molto meglio è riceuere l'ingiuria, che egli non è il
farla, perche chiunque riceue l'ingiuria, non patiſce nella ſua
virtù, & non la offende, anzi il piu delle volte ha occaſione
di eſercitare la fortezza & l'altre virtu, eſſendo offeſo, & di
augumentarle, ma colui che fa ingiuria offende il giuſto, l'ho
neſto, la virtû il proſsimo, & tutto ſteſſo. La manſueta beni
gna, & dolce Donna eſſendo offeſa da l'huomo alle ſue sfre
nate voglie piaceuolmente ſi ſottopoſe: dimoſtrando in cio
volere reſtare ſuperiore à l'huomo nella virtù, & nella per
fettione, da che l'huomo voleua rimanere ſuperiore nell'im
perio, in queſto modo laſciando à l'huomo la parte peggio
re del dominio, & à ſe ſteſſa ſerbando la migliore della vir
tu. Ha voluto nondimeno Iddio che nel mondo ſi conſeruino
alcuni ſegni delle ragioni, che ha la Donna in queſto impe
rio: però ſi è contentato, che ella ſi reſti col nome di Donna:
cio è di ſignora, & ha voluto, che quando noi fauelliamo d'Id
dio, lo honoriamo conforme, & modi di parlare douuti, à Dom
na; dicendo: la eſſenza, & la Maeſtà diuina, quando anche noi
parliamo con huomini di ſtato, egli vogliamo honorare, dia
mo loro nomi di Donna; vſiamo dar della Signoria à Signo
ri, della Eccellenza, à Duchi, della Maeſta, a gli Imperadori,
della ſantita à papi honorandogli; Quaſi, che queſti titoli di
Donna ſiano ſegni manifeſtiſsimi delle buone & gagliarde
ragioni, che ha la Donna ſopra l'huomo. Volſe anche Iddio,
che in Roma da que ſaui, che diedono le leggi al mondo, ſi
ordinaſſe che ſotto grauiſsime pene, i primi luoghi nelle fe
ſte, ne giuochi ne conuiti, e ne publici ſagrificii, ſi deſsino al
le Donne, & i ſecondi à gli huomini: & benche hoggi di que
ſta legge non habbia luogo, la conſuetudine nondimeno con
uertita in natura è che i primi honori ſi diano alle Donne:
Alcune di loro infino à giorni noſtri hanno comandato, &
commandano, à gli huomini, e ne fatti d'Amore chiaramente
ſi manifeſta il valore delle donne, ilquale, come giuſto ſigno