Borro, Girolamo, Del flusso e reflusso del mare, 1561

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1re, ſprezzando la tirannide vſata da gli huomini ſopra l'innocem
za della manſueta Donna che à noi vi fa ſuggette, ne voſtri be
gli occhi habitando quando di naſcoſto, quando alla ſcoperta
vi fà ſignore de noſtri cuori, in tal modo ſi ſono sempre conſer
uati, & ſi conſerueranno i ſegni delle voſtre ragioni: dequali vn
giorno (come io ſpero) voi ui varrete; di nuouo guadagnando
ui quel voſtro legittimo imperio, delquale gia vi cacciò l'altrui
fraudulente è tirrannico inganno.
Io per me (Donne mie à me
più, che i proprii occhi care) conoſco me á voi ſoggetto, &
hoggi per sempre, com le parole vi rendo quelle ragioni, che voi
hauete ſempre hauto ſopra la perſona mia, & che io com l'ani
mo vi ho sempre laſciato: & vi fò offerta di tutte le mie forze:
accioche com eſſe poſsiate ridurre ſotto il voſtro giuſtiſsimo
imperio ogni altro huomo: Hoime, che ho io detto?
pen­
ſomi io però, che non vaglio nulla, doue voi ſiete, che il
tutto valete, poter'aggiugnere luce al Sole, acqua al mare,
forze ad Hercole, virtù valore, e ſenno alle Donne, lequa­
li hanno in loro ſteſſo il colmo d'ogni bene?
certo, che io mi in
gänauo, coſi parlando: ma il deſiderio smiſurato, che io ho di
farui conoſcere, quanto io vi ſia ſeruo mi traſportò con la lin,
gua piu in la, che io non mi doueuo laſciar traſportar, voi che
il tutto conoſcete, infino al ſegreto de gli altrui cuori, & che
ſiete ripiene d'ogni bonta, co noſcendo, che l'amor grande
quale io vi porto, mi ha accecato; ſi che.
io non veggio quel
che io dourei vedere, mi haurete per iſcuſato, ſe io tal'hora
fauellando, traſcorro piu, che è non biſognerebbe: voi adun
que valoroſe Donne, che da voi ſteſſe, tante forze hauete, che
vi baſtano à queſta e ad ogni altra maggior' impreſa: riſolue­
teui, come riſoluer'vi douete a guadagnar' quello ſtato, che è
ragioneuolmente voſtro, & che à voi dopo queſto acquiſ
portera quelli honori, che alla infinita grandezza, & al ſom
mo voſtro valore ſono ragioneuolmente douuti.
ISABEL. Voi (M.Telifilo) che pure huomo ſiete, nel
proporre le Donne à gli Huomini, fede fate, à chi vi|aſcolta
parimente dello ingegno, & della corteſia dell'animovoſtro
& dite coſe, per auentura non vere, ma per lo intereſſe no-

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