DIALOGO TERZO
Della grauità dell’ Aria, &c.
INTERLOCVTORI
CONTE LESZCYNSKY,
OFREDI, E MATEMATICO DI PADOVA.
CONTE LESZCYNSKY,
OFREDI, E MATEMATICO DI PADOVA.
O_Fredi._
Ben ritornato dalla Villa Sig.
Profeſ-
ſore. In verità che il Signor Conte, & io
l’habbiamo deſiderato al più alto ſegno.
ſore. In verità che il Signor Conte, & io
l’habbiamo deſiderato al più alto ſegno.
_Mat._
Non minor deſiderio hò hauuto io
della non meno gioconda, che vtile con-
uerſatione delle Signorie loro in quella
ſolitudine. E mi rallegro ſommamente
d’hauerle ritrouate con buona ſalute. Mà
perche hanno tanto deſiderato il mio ritorno? La coſcien-
za non mi rimorde che io li ſia debitore di coſa alcuna.
della non meno gioconda, che vtile con-
uerſatione delle Signorie loro in quella
ſolitudine. E mi rallegro ſommamente
d’hauerle ritrouate con buona ſalute. Mà
perche hanno tanto deſiderato il mio ritorno? La coſcien-
za non mi rimorde che io li ſia debitore di coſa alcuna.
_fred._
A mè è debitore certamente;
poiche con li ſuoi antece-
denti diſcorſi hauendomi riempito il capo con certe dottri-
ne, non trouo poi l’eſperienze per l’appunto corriſponder
ad eſſe. Queſt’è la cagione che io in particolare anſioſa-
mente deſiderauo il ſuo ritorno; quale da mè ſa puto, ſubito
ſono venuto col Sig. Conte à riuerirla.
denti diſcorſi hauendomi riempito il capo con certe dottri-
ne, non trouo poi l’eſperienze per l’appunto corriſponder
ad eſſe. Queſt’è la cagione che io in particolare anſioſa-
mente deſiderauo il ſuo ritorno; quale da mè ſa puto, ſubito
ſono venuto col Sig. Conte à riuerirla.
_at._
Se ſarò debitore, vedrò di ſodisfarla, ſe potrò.
Reſta ſolo
che V. S. me notifichi la qualità, e quantità del debito, ſen-
za riccorrere à Magiſtrati; poiche non intendo che in
che V. S. me notifichi la qualità, e quantità del debito, ſen-
za riccorrere à Magiſtrati; poiche non intendo che in