Vitruvius Pollio
,
I dieci libri dell?architettura
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1567
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archimedes
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p
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s.001874
">
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87
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045/01/095.jpg
"/>
molto bene hauere riguardo alla perperuità: percioche quelle Fabriche, lequali ſon di
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/>
molle cemento, & di ſottile aſpetto di bellezza, non poſſono ſe non eſſer col tempo rui
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noſe: & però quando s'eleggono gli arbitri di communi pareti, non ſi ſtima, per lo prez
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zo, che ſono ſtati fabricati, ma ritrouando per gli inſtrumenti i precij delle locationi, le
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uano d'ogni anno, che paſſato ſia la ottanteſima parte: & coſi del reſtante della ſomma
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comandano che egli ſi reſtituiſca una parte per queſti pareti, che ſententiamo, che piu di
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ottanta anni non poſsino durare. </
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s.001875
">Ma de i pareti fatti di mattoni, pure che ſiano fatti a
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/>
perpendicolo & dritti ſtiano, niente ſi leua, ma per quanto prezzo ſeranno ſtati fabrica
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ti, per tanto ſempre ſaranno ſtimati. </
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s.001876
">& però in alcune città, & le opere publiche, & le
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caſe priuate, & le reali ſi uedeno fabricate di mattoni: & prima in Athene il muro, che
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guarda uerſo il monte Hymeto, & Petelenſe, & i pareti nel tempio di Gioue, & di Her
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cole, le celle ſono di mattoni. </
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s.001877
">Eſſendo d'intorno al tempio le colonne & gli architraui
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di pietra. </
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s.001878
">In Italia in Arezzo euui un muro beniſsimo fatto, & in Tralli la caſa fatta da
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i Re Attalici, che è data per ſtanza a colui, che nella Città tiene il ſacerdotio. </
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s.001879
">Et
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/>
coſi in Lacedemone di alcuni pareti leuate le pitture, che erano in forme, & i telari di le
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gno ne i pareti tagliati, rinchiuſi & incaſſati, furon portate nel comitio per adornamento
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della edilità di Varrone, & di Minerua. </
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s.001880
">la caſa di Creſo, la quale i Sardi conſegnarono a
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i cittadini per ripoſo della uecchiezza al collegio de i uecchi, chiamata Geruſio, era di
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/>
mattoni. </
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="
s.001881
">ſimilmente la reale in Alicarnaſo del potentiſsimo Re Mauſolo, in tutto, che
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habbia di proconeſio marmo ornate tutte le coſe, niente di meno i pareti ſono fatti di
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mattoni. </
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s.001882
">& infino a queſti tempi hanno una mirabile fermezza, coſi con intonicature, &
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/>
croſte politi, che come uetri riluceno. </
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s.001883
">nè queſto fu fatto per biſogno, che quel Re ha
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ueſſe, perche era ricchiſsimo d'entrate, come quello, che a tutta la Caria dominaua. </
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s.001884
">Ma
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in queſto modo è da conſiderare la ſolertia ſua, & acutezza nel fabricare: percioche eſ
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endo egli Milaſio, & hauendo ueduto il luogo di Alicarnaſſo munito per natura, & haue
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/>
re idoneo bazzaro, & il porto commodo, in quel luogo ſi fece la ſtanza. </
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s.001885
">Queſto luo
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/>
go è ſimile alla curuatura d'un Theatro, & nella parte da baſſo, appreſſo il porto è
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/>
il Foro, & per mezo la curuatura, & la cinta dell'altezza, ui è una piazza grandiſsima, nel
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mezo della quale è fabricato il Mauſoleo de ſi fatta, & nobil opera, che è numerato tra
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/>
i ſette ſpettacoli del mondo. </
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s.001886
">Nel mezo dell'alta rocca è il tempio di Marte, che tiene la
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/>
ſtatua del coloſſo, detta Acrolitho, fatta dalla nobil mano di Tilocare. </
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s
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s.001887
">benche altri di
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/>
chino di Timotheo; ma nella ſommità del deſtro corno è il tempio di Venere, & di Mer
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/>
curio appreſſo la fonte Salmacide, che per falſa opinione uien detto, che tenga di Vene
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/>
rea infirmità oppreſsi quelli, che beono di quella. </
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s.001888
">Ma a me non rincreſcerà di raccontare
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da che ſia andata queſta opinione con falſo rumore per lo mondo: perche eſſer non puo
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/>
quello, che ſi dice, che gli huomini per quell'acqua diuentino molli, & impudichi, ma la
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/>
uirtù di quella fonte, è molto chiara, & il ſapore egregio. </
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s.001889
">Hauendo adunque Melante,
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/>
& Areciania d'Argo, & da Troezene in que luoghi
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expan
abbr
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cōdotta
">condotta</
expan
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una colonia commune ſcaccior
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/>
no i Barbari di Caras, & di Lelege: Queſti ſcacciati ſi raunorno inſieme a i monti, & face
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uano di molte correrie, & rubbando in quel luogo crudelmente guaſtauano gli habitanti. </
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s.001890
">
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/>
Auenne poi, che uno de gli habitatori per guadagnare per la bontà delle acque fece appreſ
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/>
ſo quella fonte un'hoſteria fornita d'ogni coſa. </
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s.001891
">& eſſercitandola allettaua quei barbari, i
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/>
quali hor l'uno, hor l'altro uenendoui, & poi molti mettendoſi inſieme concorrendoui,
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/>
di duro & ferigno coſtume, nella uſanza & ſoauità de Greci di loro propria uolonta ſi ridu
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/>
ceuano. </
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s.001892
">Quell'acqua adunque non per dishoneſta infirmità, ma per la dolcezza della hu
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/>
manità mitigati i feroci petti de i Barbari, acquiſtò quel nome. </
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s.001893
">Reſta hora perche io ſon
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/>
uenuto alla dichiaratione delle loro murature, che io le deſcriua tutte come ſono: Come
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/>
adunque nella deſtra parte è il tempio di Venere, & la fonte predetta, coſi nel ſiniſtro cor </
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