1uendoſi prendere per le lunghezze delle vetti ſudette, non
più le lunghezze di prima, ma bensi le applicate di detto
arco, cioe af, ag, ai, ak; delle quali aK, e l' altre a lei più
vicine ſi abbreuiano molto più quando l' arco è incurua
to, che quando non è: Onde per tal ragione dourebbero
le parti più vicine al centro M aprirſi meno dell'altre più
vicine alle eſtremità. A ciò ſi riſponde, che per eſſer la
corda a o più obliqua alla lunghezza a e di quel che ſia all'
altre più vicine al centro M, quindi ne ſiegue, che per quel'
altra cagione s' aprono più ageuolmente le parti vicine al
centro; onde, temperata vna ragione con l' altra (quando
l' arco non ſia eſtremamente incuruato) ſi conſeguiſce vno
ſtato d'apertura opportuna.
più le lunghezze di prima, ma bensi le applicate di detto
arco, cioe af, ag, ai, ak; delle quali aK, e l' altre a lei più
vicine ſi abbreuiano molto più quando l' arco è incurua
to, che quando non è: Onde per tal ragione dourebbero
le parti più vicine al centro M aprirſi meno dell'altre più
vicine alle eſtremità. A ciò ſi riſponde, che per eſſer la
corda a o più obliqua alla lunghezza a e di quel che ſia all'
altre più vicine al centro M, quindi ne ſiegue, che per quel'
altra cagione s' aprono più ageuolmente le parti vicine al
centro; onde, temperata vna ragione con l' altra (quando
l' arco non ſia eſtremamente incuruato) ſi conſeguiſce vno
ſtato d'apertura opportuna.
La ſeconda difficoltà è che ciaſcuna molla nel ſuo re
ſtringerſi, par che cagioni qualche effetto contrario all'in
tento. Imperoche, per eſempio, nella molla B il mezzo
anello, che riſguarda l'eſtremità A, nello ſtringerſi fà benſi
il ſuo douere, perche il ſuo moto è verſo il centro M; ma l'
altra metà, che riſguarda il ſudetto centro M, nello ſtrin
gerſi, hauendo il ſuo moto verſo A, ſi oppone al chiudi
mento della molla ſeguente C; e il ſimile dicaſi dell' altre.
A ciò ſi è poſto rimedio col far più grandi, e più maſſiccie
le molle più vicine al centro M, accreſcendole, e ingroſſan
dole di mano in mano opportunamente. Quindi ne ſegue
che per la maggior grandezza conſentono egualmente all'
aprirſi con facilità; ma all' incontro nel ſerrarſi, per eſſere
più maſſiccie, e di maggior corpo, vengono ad hauere
maggior momento delle men corpulenti, ſuperando coņ
ciò non ſolo il detto moto oppoſto, ma etiandio impri
mendo maggior moto al ferro dell'arco, con cui ſi acco
muna il moto.
ſtringerſi, par che cagioni qualche effetto contrario all'in
tento. Imperoche, per eſempio, nella molla B il mezzo
anello, che riſguarda l'eſtremità A, nello ſtringerſi fà benſi
il ſuo douere, perche il ſuo moto è verſo il centro M; ma l'
altra metà, che riſguarda il ſudetto centro M, nello ſtrin
gerſi, hauendo il ſuo moto verſo A, ſi oppone al chiudi
mento della molla ſeguente C; e il ſimile dicaſi dell' altre.
A ciò ſi è poſto rimedio col far più grandi, e più maſſiccie
le molle più vicine al centro M, accreſcendole, e ingroſſan
dole di mano in mano opportunamente. Quindi ne ſegue
che per la maggior grandezza conſentono egualmente all'
aprirſi con facilità; ma all' incontro nel ſerrarſi, per eſſere
più maſſiccie, e di maggior corpo, vengono ad hauere
maggior momento delle men corpulenti, ſuperando coņ
ciò non ſolo il detto moto oppoſto, ma etiandio impri
mendo maggior moto al ferro dell'arco, con cui ſi acco
muna il moto.
Auuertaſi, che quanto ſaranno di maggior numero le
commeſture, le molle di maggior peſo, e l'arco più pouero di
corpo, tanto riuſcirà il colpo a diſmiſura maggiore, per l'
commeſture, le molle di maggior peſo, e l'arco più pouero di
corpo, tanto riuſcirà il colpo a diſmiſura maggiore, per l'