Cambiagi, Gaetano, L'antiquario fiorentino o sia Guida per osservar con metodo le cose notabili della città di Firenze , 1781

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1 ni Ferretti, e parimente è pittura del
medeſimo il Martirio di S. Stefano ſopra
l'Altar Maggiore.
Le Tavole delle Cap-
pelle ſono ancor eſſe di gran bellezza.

Quella di S. Mauro a man deſtra è fat-
ta da Onorio Marinari; ſiccome ſono ſo-
ſervabili le pitture di tutta la Cappella
colorite da Vincenzio Meucci.
Segue l'
altra di Batiſta Naldini, ove ſi rappreſen-
ta la Venuta dello Spirito Santo.
A man
ſiniſtra di mano del medeſimo ſi vede di-
pinto un Criſto, che porta la Croce al
Calvario, e nella Cappella dirimpetto a
queſta evvi una Tavola di Filippo Lippi,
in cui vedeſi S. Bernardo effigiato con
ſingolar diligenza.
Sono eziandio conſide-
rabili tre Sepolcri d'Uomini ſegnalati; il
primo ſi è del mentovato Conte Ugo prin-
cipal benefattore di queſta Chieſa.
Furo-
no ſcolpiti i marmi di queſto Sepolcro da
Mino da Fieſole nel 1481., e riuſcì tut-
ta l'opera di maraviglioſo artifizio: il
ſecondo è del Cavaliere Bernardo Giugni:
e il terzo di Giannozzo di Agnolo Pan-
dolfini Cavaliere di gran nome in tempo
di Repubblica, la cui Famiglia è padrona
della Cappella, o Tribuna, ſituata preſ-
ſo il Veſtibulo di queſta Chieſa, prima

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