Ceva, Giovanni
,
Geometria motus
,
1692
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of 110
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archimedes
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body
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chap
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p
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="
main
">
<
s
id
="
s.000878
">
<
pb
pagenum
="
90
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="
022/01/096.jpg
"/>
uendoſi prendere per le lunghezze delle vetti ſudette, non
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lb
/>
più le lunghezze di prima, ma bensi le applicate di detto
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lb
/>
arco, cioe af, ag, ai, ak; delle quali aK, e l' altre a lei più
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lb
/>
vicine ſi abbreuiano molto più quando l' arco è incurua
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lb
/>
to, che quando non è: Onde per tal ragione dourebbero
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lb
/>
le parti più vicine al centro M aprirſi meno dell'altre più
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lb
/>
vicine alle eſtremità. </
s
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<
s
id
="
s.000879
">A ciò ſi riſponde, che per eſſer la
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lb
/>
corda a o più obliqua alla lunghezza a e di quel che ſia all'
<
lb
/>
altre più vicine al centro M, quindi ne ſiegue, che per quel'
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lb
/>
altra cagione s' aprono più ageuolmente le parti vicine al
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lb
/>
centro; onde, temperata vna ragione con l' altra (quando
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lb
/>
l' arco non ſia eſtremamente incuruato) ſi conſeguiſce vno
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lb
/>
ſtato d'apertura opportuna. </
s
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p
>
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p
type
="
main
">
<
s
id
="
s.000880
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lb
/>
ſtringerſi, par che cagioni qualche effetto contrario all'in
<
lb
/>
tento. </
s
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<
s
id
="
s.000881
">Imperoche, per eſempio, nella molla B il mezzo
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lb
/>
anello, che riſguarda l'eſtremità A, nello ſtringerſi fà benſi
<
lb
/>
il ſuo douere, perche il ſuo moto è verſo il centro M; ma l'
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lb
/>
altra metà, che riſguarda il ſudetto centro M, nello ſtrin
<
lb
/>
gerſi, hauendo il ſuo moto verſo A, ſi oppone al chiudi
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lb
/>
mento della molla ſeguente C; e il ſimile dicaſi dell' altre.
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lb
/>
</
s
>
<
s
id
="
s.000882
">A ciò ſi è poſto rimedio col far più grandi, e più maſſiccie
<
lb
/>
le molle più vicine al centro M, accreſcendole, e ingroſſan
<
lb
/>
dole di mano in mano opportunamente. </
s
>
<
s
id
="
s.000883
">Quindi ne ſegue
<
lb
/>
che per la maggior grandezza
<
expan
abbr
="
cõſentono
">conſentono</
expan
>
egualmente all'
<
lb
/>
aprirſi con facilità; ma all' incontro nel ſerrarſi, per eſſere
<
lb
/>
più maſſiccie, e di maggior corpo, vengono ad hauere
<
lb
/>
maggior momento delle men corpulenti, ſuperando coņ
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lb
/>
ciò non ſolo il detto moto oppoſto, ma etiandio impri
<
lb
/>
mendo maggior moto al ferro dell'arco, con cui ſi acco
<
lb
/>
muna il moto. </
s
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p
>
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p
type
="
main
">
<
s
id
="
s.000884
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lb
/>
<
expan
abbr
="
cõmeſlure
">commeſture</
expan
>
, le molle di maggior peſo, e l'arco più pouero di
<
lb
/>
corpo, tanto riuſcirà il colpo a diſmiſura maggiore, per l' </
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chap
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archimedes
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