Bianconi, Giovanni Lodovico, Due lettere di fisica al signor marchese Scipione Maffei, 1746

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10 II
11 III
12 IV
13 V
14 VI
15 VII
16 VIII
17 IX
18 X
19 XI
20 XII
21 XIII
22 XIV
23 XV
24 XVI
25 XVII
26 XVIII
27 XIX
28 XX
29 XXI
30 XXII
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97LXXXIX rettiſicato, andammo la ſera al ſolito
Convento, il Sig.
Euſtachio Zanotti il
Sig.
Matteucci ed io, anzi il Sig. Con-
te Fulvio Bentivoglio Senatore ed ora
noſtro Ambaſciadore alla Corte di Ro-
ma, per l’ amore che porta alle Scien-
ze, e per la bontà che ha ſempre avu-
to per noi oſſervatori, volle venire con
noi, e con tutti i mezzi poſſibili ren-
derci più agevole il viaggio, e più
ſoffribile la rigidezza della ſtagione.
Fu
preſente anche queſta volta la corona
medeſima dei Padri dell’ eſtate paſſata,
non meno di allora eloquenti e curioſi.
Tenendo tutti noi gli occhi immobili
all’Occidente, vedemmo all’ora accorda-
ta il lampo del foco alla fortezza, nel
qual momento cominciammo a numerare
i ſecondi dell’ orologio.
Queſti non fu-
rono già ſettantaſei come l’ anno avan-
ti, ma furono ſcttantaotto, e

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