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rettiſicato, andammo la ſera al ſolito
Convento, il Sig. Euſtachio Zanotti il
Sig. Matteucci ed io, anzi il Sig. Con-
te Fulvio Bentivoglio Senatore ed ora
noſtro Ambaſciadore alla Corte di Ro-
ma, per l’ amore che porta alle Scien-
ze, e per la bontà che ha ſempre avu-
to per noi oſſervatori, volle venire con
noi, e con tutti i mezzi poſſibili ren-
derci più agevole il viaggio, e più
ſoffribile la rigidezza della ſtagione. Fu
preſente anche queſta volta la corona
medeſima dei Padri dell’ eſtate paſſata,
non meno di allora eloquenti e curioſi.
Tenendo tutti noi gli occhi immobili
all’Occidente, vedemmo all’ora accorda-
ta il lampo del foco alla fortezza, nel
qual momento cominciammo a numerare
i ſecondi dell’ orologio. Queſti non fu-
rono già ſettantaſei come l’ anno avan-
ti, ma furono ſcttantaotto, e
Convento, il Sig. Euſtachio Zanotti il
Sig. Matteucci ed io, anzi il Sig. Con-
te Fulvio Bentivoglio Senatore ed ora
noſtro Ambaſciadore alla Corte di Ro-
ma, per l’ amore che porta alle Scien-
ze, e per la bontà che ha ſempre avu-
to per noi oſſervatori, volle venire con
noi, e con tutti i mezzi poſſibili ren-
derci più agevole il viaggio, e più
ſoffribile la rigidezza della ſtagione. Fu
preſente anche queſta volta la corona
medeſima dei Padri dell’ eſtate paſſata,
non meno di allora eloquenti e curioſi.
Tenendo tutti noi gli occhi immobili
all’Occidente, vedemmo all’ora accorda-
ta il lampo del foco alla fortezza, nel
qual momento cominciammo a numerare
i ſecondi dell’ orologio. Queſti non fu-
rono già ſettantaſei come l’ anno avan-
ti, ma furono ſcttantaotto, e