Ceva, Giovanni, Geometria motus, 1692

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1incuruamento notabile delle braccia, e per il maggior mo­
mento delle molle; e ciò con adoperare la medeſima
forza.
Auuertaſi parimente, che il braccio AE, è il ſuo corriſ­
pondente deuono eſſere alquanto più corti, cioè A vna
delle eſtremità dell'arco deue eſſere più verſo il centro di
quel che ſia il concorſo delle linee LB, KE, come pure dall'
altra parte; perche ſi vede che aprendoſi meno le parti vi­
cine ad A, l'altre molle fanno miglior effetto.
Finalmente la ſperienza ha moſtrato, che eſſendoſi la­
uorata vna tal machina con pochiſſimi nodi, ageuoliſſima
ad aprirſi, e ſenza hauer ingrandite e ingroſlate le molle,
che più ſi vanno auuicinando al centro M, come ſi è det­
to; con tutto ciò l' ordigno è riuſcito di forza molto ſupe­
riore a vna baleſtra grande, e difficilifſima a inarcarſi.
On­
de non dubito, che, facendoſi con tutte le regole accenna­
te, non debba riuſcire vna machina di effetto marauiglioſo
aggiungendo che per tirar granate dourebbero i bracci
eſſer di legno, armati di ferro ſol doue ſi richiede.

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