Heron Alexandrinus, Spiritali di Herone Alessandrino

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              il loco di quell'altre parti, che ne ſono vſcite, perche quando ſi
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              ampliaſſero ſenza che li ſi agggiungeſſe altra coſa di fuori, ſareb-
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              be veriſimile, che l'accreſcimento ſi faceſſe col diuenire più ra-
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              re, la rarefattione
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              ſi fà accreſcendoſi di parte; in parte quelle
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              particelle vacue, ma dicono che non ſi troua il vacuo, adunque
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              quelle patri non ſi dislargheranno, ne come in altro modo poſ-
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              ſino diuenire maggiori, è poſsibile d'imaginarſi; dalle qua-
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              li coſe manifeſtamente appare, che frà le parti de l'aria, vi ſono
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              ſeminati certi ſpatij vacui, onde poi per qualche violẽza, che li
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              accade, ſi riducano inſieme, e fanno vn vacuo tale contra la di-
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              ſpoſitione della natura.</s>
              <s> Ma l'aria che è nel vaſo, che ſi attuffa
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              con la bocca in giù ne l'acqua, non è molto premuta, perche
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              quello che fà la violenza, non è per ciò fare più à propoſito che
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              tanto, eſſendo che l'acqua cõſiderata in ſe ſteſſa, non habbi gre-
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              uezza, ne vigoroſa forza di premere, e quindi è poi, che au-
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              uiene, che quelli che notano nel profondo del mare, e che han-
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              no infinite.</s>
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              Metrete d'acqua ſopra le ſpalle, non ſono sfor-
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              zati da quella à prender fiato, benche à fatto poca ſia l'aria
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              contenuta nel naſo; hora la cagione onde proceda, che quelli
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              che notano come ſi è detto, nel profondo del mare, hauendo vn
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              peſo d'acqua ineſtimabile ſopra le ſpalle, non venghino oppreſ-
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              ſi, pare che ſia degna di conſideratione.</s>
              <s> Dicono dunque cer-
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              ti, che ciò viene, perche l'acqua in ſe ſteſſa è vgualmente gre-
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              ue, ma queſti non vengono punto ad aſsignare altra ragio-
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              ne, perche coloro che notano nel fondo; non ſieno oppreſsi
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              da l'acqua che li è ſopra, la onde fa di miſtieri dimoſtrarlo in
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              queſta guiſa.</s>
              <s> Imaginiamoci la parte ſuperiore de l'acqua, dal-
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              la ſuperficie che tocca il corpo in eſſa immerſo, e ſopra la quale
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              ſeguita l'acqua, eſſere vna mole, ò corpo egualmente greue co-
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              me l'acqua; e che habbi conforme figura al reſto de l'acqua che
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              è di ſopra, & imaginiamoci che queſta mole ſia a meſſa nel reſto
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              de l'acqua, di modo che la ſuperficie ſua inferiore fi accoſti al
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              corpo immerſo, e fia quaſi come vna coſa iſteſſa con quello, e
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              che ſucceſsiuamente vi ſia ſopra la parte ſuperiore de l'acqua;
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              è chiara coſa che queſta mole immerſa, non ſopraſtà tanto, ò
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              quanto al reſto de l'acqua, e meno è ſommerſa ſotto la ſuperfi-
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              cie ſuperiore di eſſa; è poi per certo ſtato da Archimede dimo-
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