Pacioli, Luca, Tractatus geometrie (Part II of Summa de arithmetica, geometria, proportioni et proportionalita), 1494

Page concordance

< >
Scan Original
71
72
73
74
75
76
77
78
79
80
81
82
83
84
85
86
87
88
89
90
91
92
93
94
95
96
97
98
99
100
< >
page |< < of 151 > >|
    <archimedes>
      <p class="main">
        <pb/>
      </p>
      <p class="folio"> folio </p>
      <p class="main">
        <lb/>
      </p>
      <p class="runhead"> Distinctio quinta. Capitulum secundum. 38].</p>
      <p class="main">
        <lb/>
      Ancora sia uno triangolo .abg. e in quello sia dato uno ponto fortuitu .d., per lo
        <lb/>
      quale .d. voglio passi la linea che divida el triangolo overo che pigli del triango-
        <lb/>
      lo una parte, comme a dire il terzo. Adimandase in che modo si debia operare. Dal
        <lb/>
      ponto .d. meneró la linea .ae. e considereró se la settione .be. overo .eg. sia la terza
        <lb/>
      parte del lato .bg. Onde, se ’l .be. è la terza parte dela retta .bg., alora el triangolo .abe. è la
        <lb/>
      terza parte del triangolo .abg. E, se niuno di loro è la terza parte del lato .bg., alora meneró
        <lb/>
      la linea per gl’ altri angoli, passante per lo ponto .d. Dico che, se alcuna dele dette linee piglia
        <lb/>
      il terzo del lato, e alora dirai quella linea pigliare del triangolo il terzo. E, si troveró questo
        <lb/>
      non essere, meneró dal ponto .d. la linea .dz. equedistante ala linea .ge. E porró la superficie
        <lb/>
      .dz. in .zi. iguale ala terza parte dela superficie .ag. in .bg. E apiccheró ala linea .gi. la superficie
        <lb/>
      equiangola alla quale manchi la figura tetragona iguale ala superficie del .gz. in .zi., che sia
        <lb/>
      la superficie .it. in .tg. e, comporró la retta .dt. e producerolla infino al .k. Dico adunque che dal
        <lb/>
      triangolo .abg. n’ é tolta la terza parte, cioé il triangolo .tkg., dala linea .tk. passante per lo pon-
        <lb/>
      to .d. che, per le cose dette, chiaro appare. E questo basti quanto alo primo capitolo di que-
        <lb/>
      sta distintione e, seguendo, diremo delo </p>
      <p class="main"> Qualiter figure quadrilatere in partes proportionabiliter dividantur. Capitulum secundum.
        <lb/>
      Le specie de’ quadrilateri sonno .3., cioé paralelli, caput abscisum e diversilatero.
        <lb/>
      E paralelli sonno figure che hano e lati oposti equedistanti e gli angoli oposti
        <lb/>
      iguali, per la .34a. del po., de’ quali le specie sonno .4. Li primi sonno tetragoni, che
        <lb/>
      hano tutti e lati iguali e gli angoli retti. E li secondi sonno parte altera longiore,
        <lb/>
      che hanno e .2. lati oposti infra loro iguali e tutti gli angoli retti. Nela terza spetie sonno e rom-
        <lb/>
      bi, che hano e lati igual e gli angoli non sonno retti e né iguali. Nela quarta specie sonno li
        <lb/>
      romboidi, li quali hano le faccie overo lati oposti iguali, ma gli angoli non sonno iguali e non
        <lb/>
      retti. E, perché e gli é uno modo solo al dividerli queste .4. specie di paralelli, tutte le loro figu-
        <lb/>
      re, sotto le medesime notule, porremo, peroché quello che d’ una se dici, quel medesimo del’ al-
        <lb/>
      tre si possono dire. Sia adunque uno tetragono e parte altera longiore e rombo e romboi-
        <lb/>
      de .abcd. De’ quali ciascuno voglio dividere in .2. parti iguali. Li detti paralelli, se per diame-
        <lb/>
      tro gli dividerai, harai fatti di quelli .2. parti iguali. Onde, se meneremo il diametro .ac. ove-
        <lb/>
      ro .bd., comme è manifesto nela prima figura, saranno in .2. parti divise. Comme havendo
        <lb/>
      menato il diametro .ac., sia il triangolo .abc. iguale al triangolo .adc., perché il lato .ad. è iguale
        <lb/>
      al lato .bc. e il lato .ab. iguale al lato .dc. e la basa .ac. è comune a ogni triangolo.
        <lb/>
      E, se la divisione vuoi incomenzare d’ alcuno de’ lati, quello lato in .2. parti iguali
        <lb/>
      segherai e, per lo ponto dela settione, sopra il lato opposto, agli altri lati equedis-
        <lb/>
      tante, menerai una linea, comme nela figura sola appare, nela quale sopra la mitá
        <lb/>
      del lato .bc. è segnato uno ponto e da quello è menato la retta .ef. equedistante a-
        <lb/>
      le rete .ba. e .cd. E cosí tutto il quadrilatero .ac. è diviso in .2. parti iguali che sonno .ae. e .fc.
        <lb/>
      Sonno adunque sopra le base iguali .be. e .ec. e nele medesime linee equedistanti .ad. e .bc.
        <lb/>
      dove, comme appare per lo primo de Euclide, e lle sonno infra loro iguali.
        <lb/>
      Similmente, se meneremo la linea .gk. equedistante ale rette .ad. e .bc., dividente
        <lb/>
      e lati per lo mezzo, cioé dividente li lati .bc. e .ad., sirá ancora diviso il paralello .abcd.
        <lb/>
      in .2. parti iguali dala linea .gk., comme nela presente figura appare. Sonno certamente li paralelli
        <lb/>
      .gd. e .bk. infra loro iguali. Conciosiacosaché sienno infra le base iguali e ’lati equedistanti].
        <lb/>
      E, se sopra ad alcun lato sirá dato il ponto, comme se manifesta nella presente figu-
        <lb/>
      ra, nela quale è dato il ponto .h., cadente infra ’l ponto .be., segnerai nello posto
        <lb/>
      di quello il ponto .i., cadente infra ’l .fd. E sia .fi. iguali ala retta .ch. E compise la
        <lb/>
      retta .hi. Dico certamente essere il detto quadrilatero in .2. parti iguali diviso dala
        <lb/>
      linea .hi. Che cosí si pruova. Perché, in equedistanti linee .ad. e .bc., le rette .fe. e .hi. son
        <lb/>
      menate, sirá l’ angolo .ifk. alo angolo .keh. iguali, per la .29a. del primo, perché son coalterni.
        <lb/>
      E ancora l’ angolo .fik. al’ angolo .khe. e gli angoli che sonno al .k. sonno infra loro iguali
        <lb/>
      e la basa .fi. ala basa .eh. è iguale. Adunque e il triangolo .fhi. è iguale al triangolo .khe. E,
        <lb/>
      comunamente, s’ agionga el pentagono .kfabh., sirá el quadrilatero .iabh. iguale al quadri-
        <lb/>
      latero .abef., che è la mitá di tutto el </p>
      <p class="main"> E, se uno di detti paralelli in .2. parti, iguali per la linea menata dal ponto dato in-
        <lb/>
      fra quello, vuoi dividere. Comme il parelello .ag., infra ’l quale sia dato el ponto .f.,
        <lb/>
      per lo quale debba passare la linea che divida il detto quadrilatero in .2. parti igua-
        <lb/>
      li e sia il detto ponto sopra il .1/2. del diametro .bd. Onde puoi dire che ’l detto diame-
        <lb/>
        <lb/>
      </p>
    </archimedes>