Zonca, Vittorio, Novo teatro di machine et edificii : per uarie et sicure operationi; có le loro figure tagliate in Rame é la dichiaratione e dimostratione di ciascuna; opera necesaria ad Architetti, et a quelli ch di tale studio si dilettano

Table of contents

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[31.] Nella ſeconda Tauol@.
[32.] TORCHIO PER STAMPAR I diſſegni con i Rami intagliati.
[33.] RVOTE DA INCAVAR IL PIOMBO PER LE FINESTRE DI VETRO.
[34.] NELLA SECONDA TAVOLA.
[35.] MACHINA DA PESTARIL CARBON Per farne la Poluere.
[36.] MACHINA DA PESTAR La Poluere perle Bombarde.
[37.] MACHINA DA VOLTAR GLI Schidoni per cuocer le viuande.
[38.] MACHINA DI SPIEDI Col mouimento del Fumo.
[39.] CARTIERA
[40.] ISTROMENTO CHIAMATO ARGANA CON LAQVAL SI GARZANO I Panni di Lana.
[41.] EDIFICIO PER ALZARE, E ſeccar l‘Acque.
[42.] PARTE DELL‘EDIFICIO.
[43.] MODO DI LEVAR LACQVA Col Schizzo.
[44.] MODO FACILE DI TIRAR ACQVE CON LA CROCE.
[45.] EDIFICIO, CHE CON DVE ANIMELLE SVCCIANDO, SARA HABILE A CAVARE MOLT’ACQVA.
[46.] TROMBE DA RVOTA PER CAVAR’ACQVE.
[47.] MODO DI CAVAR L’ACQVE CON LA CONCHETTA.
[48.] ALEVAR ACQVECON VN MOTO PERPETVO.
[49.] IL FINE,
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3826NVOVO THEATRO
MOLINO FATTO COLMOTO
De gli Animali.
Q Velle ſorti di Molini, che hannoil mouimento da forze decorpi
animati, ſono di tre maniere, l’vna quando il motore, perilrag
gio maggiore della lieua, mouendo il peſo rettamente verſo il
centro del mondo, come ſatia quando i motorimontano diden
tro la circonferenza delle ruote le fannogirare.
La ſeconda forte è quando
i proprij motori caminano difuori della circonferenza della ruota, la quale
ftia paralella col piano della terra.
La terza maniera poi è quella, il motore
della quale caminerà quaſi egualmente per lo piano dell’orizonte, ſenon
che eſſo pianohà vn poco di pendio, il quale ſerue per l’impulſione al moto
de gli huomini, ouero deglianimali, chemouon queſte, ondeauien ch’elle
ſono alquanto più velocidelle ſopradette, comeſi vede nella figura del pre
ſente molino, ilquale macina il frumento nella Città di Venetia aſſai como-
damente.
Ilſubbio dunque della ruota pende conl’vn de’ capiverſo il pia-
no, la terza parte della ſua longhezza ch’ècinque piedi, ſendo longo quindi-
ci piedi, alla metà del quale è la ruola divintiuno piedi didiametro, fatta pe-
rò con vn pendio così piaceuole, che glianimali vi poſſono caminare, mà du-
rano gran fatica in queſto, perche mentre caminano, cedendoli laruota ri-
mangano nell’iſteſſo luogo, &
molto ſi ſtancano, la onde è neceſſario hauer-
ne due copie per mutarliin due hore accioche in queſto ſpatio dui per vol-
ta ſi ripoſino.
La ruota hà la ſua ſponda da vna parte, accioche glianimali
non ſi impauriſcano per l’altezza ſua.
Ilfuſo hà diſoprail ſuo perno di le-
gno, &
nella parte da baſſo l’hà di ferro poſato nelſoſtegno di metallo, co-
me quello che ſoſtiene tutto il carico del peſo, percioche ilferro ſi mantiene
con ilmetallo, ſi come l’azzale con l’ottone.
Nel medeſimo fuſò, & ſotto la
la medeſima ruota euui vn’altraiuota diminor diametro, che contiene cen-
to quarantaquattro denti, la quale fà andar vna rochetta didodeci fuſa peril
longo del piano, dall’altro capo del quale euui vn timpano, che contiene
quarantaotto denti come la maggior parte degli altri, mà è ben vero, che il
ſuo rochello ilquale fà andar la macine cõtiene 12.
fuſa; di maniera, che mol
tiplicando la forza de i denti de ilor giricon le lor fuſa, ſitrouerà la macina
hauer fatto 48.
giri in quel tẽpo, che la ruota maggiore n’hauerà fatto vn ſolo.
Mà perche il rochello camina aſſai velocemète, ſi potria faril ſuo perno dime
talo, &
i dẽti deltim pano di ferro, accioche foſſe più durabili. Si ſogliã fare an
co dilegno dicornale, ò di elice, mà queſto nei lochiaſciuttiè bono, &

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