DelMonte, Guidubaldo, Le mechaniche

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In altro modo poſſiamo anco vſare la ſtadera, affine che le grauezze
de i peſi ſi facciano note.
Sia il fuſto della stadera AB, la cui trutina ſia in C, & ſia il marco della stadera
E, ilquale ſia appiccato in A; & ſiano i peſi DG diſuguali, le proportioni delle
grauezze de quali cerchia­
mo: ſia appiccato il peſo D
in B talche peſi egual­
mente con E.
Similmente
appicchiſi il peſo G in F,
ilquale peſi egualmente con
l'iſteſſo peſo E.
Dico D
verſo G coſi eſſere; come
CF verſo CB. Hor perche
i peſi DE peſano egualmen
75[Figure 75]
te, ſarà D ad E, come CA à CB. & concioſia, che anche i peſi GE peſi­
no egualmente, ſarà il peſo E verſo il peſo G, come FC à CA; Per laqual
coſa per la proportion eguale il peſo D al peſo G, coſi ſarà, come CF à CB.
che parimente biſognaua moſtrare.
Per la ſesta del primo di Archimede delle coſe, che peſano egualmente.
Per la 23. del quinto
PROPOSITIONE VII.
PROBLEMA.
Dati quanti ſi vogliano peſi nella bilancia, appiccati in qual luogo ſi
ſia, ritrouare il centro della bilancia, dal quale ſe ſarà fatta penden­
te la bilancia, i dati peſi ſtaranno fermi.
PROBLEMA. Sotto il nome di Propoſitione ſi contiene il Problema ancora vo­
cabolo greco; ma il Problema ha dauantaggio della Propoſitione in particolare,
che ordina, & inſegna ad operare qualche effetto; doue la Propoſitione ſuole ſta
re nella nuda ſpeculatione ſolamente.
Et queſta è la differenza tra la Propoſitio­
ne, & il Problema.

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