Benedetti, Giovanni Battista, Consideratione d'intorno al discorso della grandezza della terra e dell' acqua di Berga, 1579

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Et qui finiſce il copioſo diſcorſo dell' Eccellente Sig. Anto-
nio Berga contra, non ſolamenteil S.
Aleſſandro Piccolomini,
ma generalmente contra tutti li più Eccellenti Filoſofi Mathe-
matici della età noſtra, &
dico Filoſofi Mathematici; perchei
puri naturali, ſono à punto puri naturali.
Io ho laſciato anco di
ponderare in queſto ſuo diſcorſo diuerſe coſe di poco peſo,
parte per non eſſer tropo lungo, &
parte, perche da loro ſteſſe ſi
ſcoprono quale clle ſi ſiano à ciaſcun mediocre Filoſofo, che le
lega, come per eſſempio, ſopra la ſua 17.
ragione, doue egli vuo
le, che dalla più perfetta sfericeità di vn corpo, ne ſeguiti la
maggior grãdezza dreſſo, riſpetto à quell'altro, co'l quale ſi pa
rangona.
Hor in quel luogo non mi ſon curato di ponderare il
poco valor di quella ragione, il qual naſce dal non ſaper egli la
conditione, che à coſi fatta ragione farebbe neceſſaria, per
farla vera, la qual è l'vgualità delle ſuperficie terminanti coſi
fatti corpi parangonati inſieme, &
coſi ho paſſato via molt'al-
tre, le quali, come ho detto, ogni mediocrefiloſofo, che legga,
cognoſcerà da ſe ſteſſo di quanto poco valor ſiano.
Hora ſarà tempo, che dica qualche coſa ancor io in fauor
della verità, acciò ch'io non habbi ſolamente disfatto, ſenza
far coſa alcuna.
Non è dubio adunque appreſſo glihuomini di ſolida dottri-
na, che l'Eccellentiſſimo Sig.
Piccolomini habbi tenuto ſicura
ſtrada per chiarirſi della maggiorāza della terra più che dell'ac
qua, co'l miſurar l'vna, &
l'altra ſuperficie ſcoperta di queſti
corpi, laſciamo da parte quella ricompĕſa della curuità, &
con-
cauità delle valli, &
dei monti, & c. che eſſo Piccolomini verſo
il fine del ſeſto cap.
vorrebbe dare ai fiumi, ſtagni, fontane, & ſt-
mil acque;
percio che, egli è vn errore, ch'egli fa in quel luogo,
doue non conſidera, che à coſi fatte ſuperficie oblique, non cor-
riſpondono gl'angoli ſolidi del centro della sfera, i quali riſ-
guardano le lor baſi, ad angoli retti.
Ma ritrouato ch'egli hebbe
la ſuperficie sferica ſcoperta della terra eſſer maggior della sfe-
rica apparente dell'acqua, ſenza dubio alcuno, potea conclu-
der la terra eſſer maggior dell'acqua, ſi come ha fatto, quando
ben anco eſſa acqua profondaſſe piramidalmente ſin'al centro
dell'vniuerſo, cioè, per 3500.
miglia, ſupponendo eſſer tanto il
ſemidiametro di queſto globo.

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