Benedetti, Giovanni Battista, Consideratione d'intorno al discorso della grandezza della terra e dell' acqua di Berga, 1579

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La ſecunda ragione di eſſo Piccolominiè, doue dice,
L'altra cauſa del parer oſcuro il luogo ſotto l'acqua, può eſſer
l'oſtacolo, chehanno l'acque dalla opacità della terra, che è ſot-
to nel fondodi quelle.
Perciò che, ſi come, ben che il chriſtallo ſia
trasparente, non dimeno per l'oſtacolo del piombo, ch'egli ſi po
ne ne gli ſpecchi, fa, che ſenza transfonderſi i raggi viſuali, indie-
tro ripercoſſi ritornano;
coſi ancora quantunque l'acqua ſia cor
po traſparente;
tuttauia, per l'oſtacolo della terra opaca, che ſta
nelfondo demari, può far parer oſcure quelle parti ſotto l'acqua
à coloro, che in eſſa ſi attuffano.
Queſtiſono errori del Piccolomini, & non quelli de iquali a
torto l'incolpa il S.
Berga.
In queſta ſeconda ragione, il Piccolomini s'inganna; prima,
perche, ſe ſin'al fondo del mare, il raggio luminoſo del Sole fuſſe
atto ad arriuare, colui, che iui ſi troua, guardando in sù, potrebbe
veder lume, &
poi anco guardando verſo il fondo, vederebbe il-
luminato eſſo fondo, per la reſleſſione del lume dal fondo, per
l'iſteſſo eſſempio del ſpecchio, addotto dal Piccolomini, il quale
eſſempio è contra di eſſo.
S'inganna egli medeſimamente, à dire, chei raggi uiſuali ri-
percuotano dal ſpecchio, ò dal piombo, dietro del chriſtallo;
im-
però che, non ſono iraggi uiſuali, ma ſono iraggi luminoſi, che
non da gl'occhial ſpecchio, ma da corpi lucidi, ouer refleſſi da
altri corpi, riflettanodal ſpecchio.
Ma tornando al propoſito. Finito che ha il S. Berga di recitar
le miglior ragioni, ch'egli ha potuto cauar dal diſcorſo del Pic-
colomini, oltre à ciò anco, cittã do il 13.
il 14. & 15. cap. incomin-
cia adurre le ſue proprie, alla facciata 12.
doue dice, in tal guiſa.
La primiera, (cioè ragione) con la quale intendiamo dimo-
ſtrare queſta verità, ſarà fondata nella ſoſtanza della terra, la qua-
le non èugualmente graue, nedenſa, &
ben vnita, ſecondo tutte
le ſue parti, per lo che era neceſſario, che foſſe l'acqua con eſſa lei
meſcolata, accio che ſi poteſſe con giuſto equilibrio fermare nel
centro dell'uniuer 10:
Onde che eſſendo l'acqua di gran lunga
men graue della terra;
neceſſario è, accioche la poſſa equilibrare,
&
ſpingendola fermare nel centro del mondo, che in quantità
auanzi eſſa terra.
Hor in queſta prima ragion, egli douea più toſto dire.

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