Benedetti, Giovanni Battista, Consideratione d'intorno al discorso della grandezza della terra e dell' acqua di Berga, 1579

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1717 bella definition dell'altra, (la qual non è giá di quei filoſofi, che
egli dice, ma ſua particolare;
ſi come poco appreſſo ſi può veder,
qual ſia quella de detti filoſofi ſaputi) che'l cētro della grauità ſia
nel mezo della linea, e di qual linea?
di quella, che diuide il cor-
po graue in due parti gualmente graui.
Doue ha egli imparato,
di gratia, che i corpi ſi diuidano da linee, più toſto, che da ſuper-
ficie?
adunque, ſecondo ſua Eccellenza il punto ſarebbe baſtante
à diuider vna ſuperficie, &
la linea reſterebbe indiuiſibile; & poi
di qual cētro di grauità parliamo hora?
di quello dell'uniuerſo,
al qual ſi muouono i corpi graui ?
il qual è nel ventre (dirò coſi)
della terra, &
fuor de gl'altri corpi particolari, o pur del centro
della grauità, che ciaſcun corpo graue ha in ſe ſteſſo?
ouer in al-
cun modo fuor di ſe ſteſſo?
(perciò chemolti ne poſſon eſſer,
chehabiano coſi fatto centro fuor di ſe ſteſſi,) quãtunque la de-
ſinition del S.
Berga non ſi poſſi accommodar, ne all'un, ne all'al
tro centro:
vero è, che poco appreſſo par, ch'egli vogli inferir
del centro dell'uinuerſo, doue dice.
Et il cenrro della grauezza non è altro, che il mezo, al quale
diſcendono tutti li corpi graui.
Ma egli ſepara coſi fatti centri, quaſi che il centro dell'uni-
uerſo, cioè il vero punto mezano di detto vniuerſo, non ſia l'i-
ſteſſo, al qual inclinano li corpi graui.
Et quando poi dice,
Il qual ſempre pende, & inchina à perpendicolo verſo il cen-
tro della grandezza, &
c.
Egli moſtra parlar di ciaſcun cĕtro di grauezza di corpo parti
colare (ancor che molto impropriamente), &
coſi doue dice.
A ciò non ſiamo aſtretti fingere vn nuouo corpo, il qual ſo-
ſtenga la terra,, che nel centro dell'uniuerſo ripoſa.
Hor ripoſianci qui vn poco anco noì. Di ſopra egli ha detto.
Comei più ſaputi filoſofi, nel 2. libro del Cielo inſegnano, che
altro non ſia i centro della grandezza, che il centro commune,
vgualmente diſtante dalla circonferentia, ſecondo tutte le ſue
parti, &
il centro della grauezza, non altro, che il mezo, al quale
diſcendono tutti li corpi graui, come al proprio fine.
Adunque non è il mezo del a linea, che diuide il corpo & c. co
me egli dice, &
non i filoſofi ſaputi, i quali filoſofi incomincian-
do dà gl'antichi definiuano il centro della grauità de' corpi pàr-
ticolari in tal guiſa.
Centrum grauitatis vniuſcuiuſque corporis eſt punctũ

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