Benedetti, Giovanni Battista, Consideratione d'intorno al discorso della grandezza della terra e dell' acqua di Berga, 1579

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2727fonde il lume, tanto maggiormente, forſi ſecondo ſua eccellen
za illumina;
imperò che non debbe valer niente appreſſoil S-
Berga quella propoſitione, che dice.
Agens in propinquo, for.
tius agit quam in rem oto. Perciò adunque la natura ha fatto que-
fti tre corpi perſpicui, &
di coſi fatta ma ggioranza fra loro; onde
per queſto ancora era neceſſario, che l'acqua fúſſe maggior della
terra;
imperò che il lume dei corpi celeſti, non la potrebbe pe-
netrare, s'ella non fuſſe maggior della terra, eſſendo, che quanto
ella è più profonda, tanto meglio, il raggio luminoſo la penetra,
òbello.
Ma ll S. Berga rende anco la ragion, perche, dicendo,
Acciò la luce meglio poteſſe tutte le parti della terra pene-
trare.
Et queſta è coſa gratioſa, ch'egli piglia la luce, la qual è quella
qualità, cheſi ritroua nel corpo lucido, per illume, ch, è il raggio
prodotto dalla luce, il qual ſi diffonde fuori di eſſo corpo lucido;
& poi à che fine vuol, chel'acqua ſia maggior della terra ? à fine
che coſi fatto lume poteſſe penetrar non l'acqua, non, ma tutte
le parti della terra.
Leggiadramente certo, ò poueti filoſofi, che
penſauano, che la terra fuſſe opaca;
ne ſi ſono mai accorti, eſſa ter
ra eſſe penetrabile dai raggi luminoſi dei corpi celeſti, cioè, eſſer
anch'eſſa tranſparente.
La 12. ragione è ſorella dell'altre, la qual naſce dal principio
commune di tutte le coſe, il qual eſſendo il ſeme caldo, &
humi-
do, acció fuſſe baſtante in infinito, di produrre tante, &
diuerſe
coſe, per eſſer di natura acqueo, &
aereo, era conueneuole, che
l'acqua fuſſe maggior della terra, la quale ſi ſtima eſſer inettiſſi-
ma alla generatione.
In fatti non ſi può dir meglio; imperó che l'acqua non è fred-
da, ma calda, &
humida, & acciò fuſſe baſtante in infinito erà
conueneuole, che la fuſſe maggior della terra:
perche, ſe coſi non
fuſſe, non ci ſarebbe hormai più acqua, la qual ſin'al preſente ſa-
rebbe tutta conſumata in ſemenza;
ma eſſendo maggior della
terra, (quantunque di quantità finita) ſeruirà in infinito:
ò bella
ragion.
La 13. ragione, egli vuole, che ſia fondata nella conformità,
ſecondo le qualità de gl'elementi:
eſſendo adunque l'acqua con
forme all'aria, ſecondo la leggerezza, &
humidità & l'aria co'l
fuoco, ſecondo la caldezza, &
leggierezza, con che il ſuperiore

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