Benedetti, Giovanni Battista, Consideratione d'intorno al discorso della grandezza della terra e dell' acqua di Berga, 1579

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4040 dell acqua, nõ è per ciò, da dire, che tutta l'acqua ſia di maggior
quantità della terra, imperòche, ſinegarà ſempre, che tanta ma-
teria ſia in tutta l'acqua, quanta in tutta la terra, poi che, dalle di-
uine ragioni matematice, ſi ſcopre, la terra eſſer grandiſſimamĕ
te maggior dell'acqua, il che, in fine di queſto diſcorſo demon-
ſtraremmo, Il Piccolomini ad onque dice bene, ciò è, che, quan-
tunque gli clementi ſiano in ogni parte loro ſucceſſiuamente
generabili &
corrottibili non dimeno, inſieme ſecondo ſe intie-
ramente preſi, corromper non ſi poſſono, ne generare, ne val põ-
to la loica del.
S. Berga, per ciò che, il Piccolomini non li con
cede, che ſecondo il tutto gli elemĕti ſi mutino, anzi gli lo nega,
per che, ogni poſſibile, naturalmente non ſi pone in eſſer, quan-
tunque ſe lo potiamo imaginare.
In quanto alla terza ragione, che ſe l'acqua per la maggior
parte non copriſſe la terra, non ſi potrebbe, con più ragione, di-
re, che l'aria, nella diſpoſitione de gli elementi, foſſe collocata
ſopra dell' acqua, che ſopra la terra.
Senon lo può dir egli lo diranno tutti gl'altri, cioè che laria
ſia ſopra, ouer d'intorno, à queſto globo compoſto, diterra, &

di acqua incominciando da Ariſt.
il quale dice coſi, come io ho
già detto diſopra, nel primo lib.
delle meteore.
In medio igitur, & circa medium, eſt grauiſſimum, & frigi-
diſſimum corpus ſegregatum, terra, &
aqua, circa hæc autem,
&
attigua his, eſt aer, & quod propter conſuetudinem vocamus
ignem &
c.
Oltre, che, la riſpoſta del Piccolom. è boniſſima, dicendo che
nõ meno aſcĕderebbe il fuoco verſo il ſuo orbe, quãdo eſſo fuſ-
ſedalla natura fatto minor dell'orbe aereo, diq̃l ch egli fa al pre-
ſente.
Per ciò che, l'ordine naturale del ſito delle parti diq̃ſto glo
bo elemĕtare, è ordinato in tal guiſa, che le parti più rare di eſſo,
ſiano collocate verſo la circõferentia, &
le più dēſe, verſo il cen.
tro, & cio non gia per la grandezza, ma più toſto per caggion
del moto locale, imperò che, douendo eſſer, naturalmente, più
veloci nel girare, le parti più proſſime alla circonferentia, che
quelle che ſono vicine al cenrro, ragioneuol coſa era, che fuſſero
anco meno occupate dalla materia &
per ciò, la terra, che è ma
terialiſſima è anco non ſolamente inetta al moto, ma totalmen
te immobile, ſecondo la commune opinione.

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