Benedetti, Giovanni Battista, Consideratione d'intorno al discorso della grandezza della terra e dell' acqua di Berga, 1579

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5252 ho, (comegià s' è di ſopra detto) fuſſe acqua; & di più, che non
ſolamĕte per 52.
miglia diſpiſſitudine, fuſſe queſt' orbe acqueo,
d'intorno alla terra, ma anco di 500.
miglia alto, ſopra tutto
queſto globo già detto, tuttauia la terra ſarebbe maggior di eſ-
ſa acqua, circa il doppio, del che ciaſcun intelligente di coſi fat-
to calcolo, comes' è detto diſopra, ſe ne potrà chiarire.
Onde
potreſſimo medeſm amente affirmare, la terra eſſer non ſola-
mente maggior dell'acqua, ma dell'acqua, &
di più dell' aria,
ſel'aria non arriua tant'alto, come da molti altri ſi tiene, oltre
al Piccolomini, li quali dicono ciò auenire, dal nõ poter aſcĕder,
tant'alto la humidità aerea;
poi che eſſa humidità, porta ſeco
grauezza, oltre, che'l ſito dellenubi, ci moſtra, ſopra di ſe eſſer
la materia più raradi quel, che la lot ſi ritroua, &
ſotto di ſe più
denſa;
imperò che, i corpi aſcĕdono, ſin' à tanto, che ritrouano
conſtitution di mezo d'vgual forma, (dirò coſi) alla loro, onde
quella materia, che ſi chiama fuoco, (ancor che impropriamen
te.
perche non è fuoco) incomincia ad eſſer priua della humidi-
tà, (mediante la quale ſi definiſſe l'aria) circa à 52.
miglia, ſopra
la ſuperficie della terra, come già ho di ſopra detto eſſer mira-
bilmente demoſtrato da Vitellione, Ariſtotile poi allega la ra-
gione, perche non paſſano più sù eſſe nubi;
onde par che la ter-
za region dell'aria, impropriamente ſi poſſi chiamar aria, s'ella
è priua dell' humidità, (come dice Ariſtotile) mediante la qual
con la calidità ſi definiſſe l'aria, anzi tiene più toſto dinatura di
fuoco, ſi come affermano anco gl'interpreti d'Ariſtotile ſopra
il primo delle Meteore, il qual Ariſtot.
moſtra medeſmamente
eſſer anch'eſſo di queſta opinione, ne luoghi da me citati di
ſopra.
Inquanto poi al prouar la ſuperficie ſcoperta della terra eſſer
più alta, che la ſcoperta dell'acque, queſto è tanto chiaro da per
ſe à tutti li Filoſofi, quali ſanno, che coſa ſia alto, ebaſſo, che ſa-
rebbe ſuperfluo quant'io diceſſi, oltre che dalla dimoſtratione,
che fa Ariſtot.
nel 31. teſto del ſecondo lib. del cielo. & da quella
che fa Archimede nella ſeconda propoſitione del lib.
nel qual
tratta dei corpi poſti nell'acqua, ſi ſcopre apertamente coſi fat-
ta verità, laſciamo medeſmamente, che tutti gl'eccellenti Mo-
derni la pongono per manifeſtiſſima, ſi come è veramente ap-
preſſo ciaſcun di ſano giudicio.

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