Berga, Antonio, Discorso della grandezza della acqua e della terra, 1579

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              trica l'acqua con la terra, & minore, ſarà neceſ­
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              ſario, formandoſi una ſuperficie di questo loro glo
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              bo sferica, che il centro della grandezza & del­
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              la grauezza della terra, & dell'acqua, ſia il me­
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              deſimo: il che da tutti gli filoſofi uiene riprouato,
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              poiche l'acqua meſcolata con la terra non reſti nel
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              ſuo proprio & natio luogo collocata. </s>
              <s>con che ſe­
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              guirebbe, che il centro della grauezza non foſſe
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              nel vniuerſo diſtinto dal centro della
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              il che ſidimoſtra eſſere falſo. </s>
              <s>dalle loro de finitio­
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              ni, poiche il centro della grandezza, ſi stimi eſ­
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              ſere il mezo del firmamento, &'il
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              della gra­
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              uezza piu toſto il punto, che ſi troua nel mezzo
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              della linea, che diuide il corpo graue in due par­
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              ti ugualmente graui, ſi come i piu ſaputi filoſofi
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              nel libro ſecondo dil Cielo inſegnano, perche ap­
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              preſſo diloro, altro non ſia il centro della grandez
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              za, che il centro
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              , ugualmenti diſtante dal
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              la circonferenza ſecondo tutte le ſue parti, & il
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              centro della grauez̀z̀ a non altro, che il mezzo, al
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              quale diſcendano tutti li corpi graui, come al pro­
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              prio fine, il quale ſempre pende & inchina a per­
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              pendicolo, uerſo il centro della
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              , inqual
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              ſiuogliamodo, che resti ſoſpeſo il corpo graue; il che
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              la raggion' richiede, accio non ſiamo aſtretti fin-</s>
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