Ma non tutti erano a questo modo benevoli: le glorie e i trionfi della
scoperta che apparivano a tutti maravigliose, avevan suscitato già contro Ga
lileo inimici invidiosi, i quali raccogliendo gli strali caduti di mano al Ke
plero gli venivano avventando, con più insano furore, contro chi sapevano
di poter coglier nel vivo. Uno de'più ardenti fra questi saettatori fu quel
padre Orazio Grassi, che, mascherato sotto il nome di Lotario Sarsi, ebbe
questione intorno alla natura delle Comete, e ad altre cose accessorie, con
l'Autor del Saggiatore. Il Sarsi dunque, a proposito del Canocchiale, diceva
che il nuovo strumento era allievo di Galileo e non figliolo. Galileo, dal
l'altra parte, che sentiva quelle parole uscir dalle labbra del gesuita asperse
di veleno, dette mano a più sottili arguzie e più gagliardo fiato alla sua elo
quenza, per convincer di falso l'asserto altrui, e per ammannir nuovi colori
da far pigliare aspetto di vero alle sue stesse finzioni.
scoperta che apparivano a tutti maravigliose, avevan suscitato già contro Ga
lileo inimici invidiosi, i quali raccogliendo gli strali caduti di mano al Ke
plero gli venivano avventando, con più insano furore, contro chi sapevano
di poter coglier nel vivo. Uno de'più ardenti fra questi saettatori fu quel
padre Orazio Grassi, che, mascherato sotto il nome di Lotario Sarsi, ebbe
questione intorno alla natura delle Comete, e ad altre cose accessorie, con
l'Autor del Saggiatore. Il Sarsi dunque, a proposito del Canocchiale, diceva
che il nuovo strumento era allievo di Galileo e non figliolo. Galileo, dal
l'altra parte, che sentiva quelle parole uscir dalle labbra del gesuita asperse
di veleno, dette mano a più sottili arguzie e più gagliardo fiato alla sua elo
quenza, per convincer di falso l'asserto altrui, e per ammannir nuovi colori
da far pigliare aspetto di vero alle sue stesse finzioni.
“ Qual parte io abbia, scriveva, nel ritrovamento di questo strumento,
e s'io lo possa ragionevolmente nominar mio parto, l'ho gran tempo fa ma
nifestato nel mio Avviso Sidereo, scrivendo come in Venezia, dove allora mi
ritrovava, giunsero nuove come al sig. conte Maurizio era stato presentato
da un Olandese un occhiale, col quale le cose lontane si vedevano così per
fettamente come se fossero state molto vicine, nè più fu aggiunto. Su que
sta relazione io tornai a Padova, dove allora stanziava, e mi posi a pensar
sopra tal problema, e la prima notte dopo il mio ritorno lo ritrovai, ed il
giorno seguente fabbricai lo strumento ” (Alb. IV, 26, 7).
e s'io lo possa ragionevolmente nominar mio parto, l'ho gran tempo fa ma
nifestato nel mio Avviso Sidereo, scrivendo come in Venezia, dove allora mi
ritrovava, giunsero nuove come al sig. conte Maurizio era stato presentato
da un Olandese un occhiale, col quale le cose lontane si vedevano così per
fettamente come se fossero state molto vicine, nè più fu aggiunto. Su que
sta relazione io tornai a Padova, dove allora stanziava, e mi posi a pensar
sopra tal problema, e la prima notte dopo il mio ritorno lo ritrovai, ed il
giorno seguente fabbricai lo strumento ” (Alb. IV, 26, 7).
Una tal prontezza e facilità di esecuzione poteva ingerir qualche so
spetto che la cosa fosse in sè ovvia, e che la facilità di risolvere il problema
consistesse nell'avere avuto già prima notizia dell'enunciato dello stesso pro
blema, per cui Galileo, a superesaltare il merito della sua invenzione, è sol
lecito di rimuover dagli animi quel sospetto, dimostrando che quella stessa
creduta facilità induce anzi, in eseguir l'opera, una certa difficoltà maggiore.
Ripigliando perciò il costrutto lasciato più sopra interrotto, così soggiunge:
spetto che la cosa fosse in sè ovvia, e che la facilità di risolvere il problema
consistesse nell'avere avuto già prima notizia dell'enunciato dello stesso pro
blema, per cui Galileo, a superesaltare il merito della sua invenzione, è sol
lecito di rimuover dagli animi quel sospetto, dimostrando che quella stessa
creduta facilità induce anzi, in eseguir l'opera, una certa difficoltà maggiore.
Ripigliando perciò il costrutto lasciato più sopra interrotto, così soggiunge:
“ Ma forse alcuno mi potrebbe dire che di non piccolo aiuto è al ri
trovamento e risoluzion di alcun problema l'esser prima in qualche modo
renduto consapevole della verità della conclusione, e sicuro di non cercar
l'impossibile, e che perciò l'avviso e la certezza che l'Occhiale era di già
stato fatto, mi fosse d'aiuto tale che per avventura senza quello non l'avrei
ritrovato. A questo io rispondo distinguendo e dico che l'aiuto recatomi dal
l'avviso svegliò la volontà ad applicarvi il pensiero, che senza quello può
esser che io mai non v'avessi pensato, ma che oltre a questo tale avviso
possa agevolar l'invenzione io non lo credo, e dico di più che il ritrovar
la risoluzione d'un problema pensato e nominato è opera di maggiore in
gegno assai che il ritrovarne uno non pensato nè nominato, perchè in que
sto può aver grandissima parte il caso, ma quello è tutto opera del di
scorso ” (ivi, pag. 107, 8).
trovamento e risoluzion di alcun problema l'esser prima in qualche modo
renduto consapevole della verità della conclusione, e sicuro di non cercar
l'impossibile, e che perciò l'avviso e la certezza che l'Occhiale era di già
stato fatto, mi fosse d'aiuto tale che per avventura senza quello non l'avrei
ritrovato. A questo io rispondo distinguendo e dico che l'aiuto recatomi dal
l'avviso svegliò la volontà ad applicarvi il pensiero, che senza quello può
esser che io mai non v'avessi pensato, ma che oltre a questo tale avviso
possa agevolar l'invenzione io non lo credo, e dico di più che il ritrovar
la risoluzione d'un problema pensato e nominato è opera di maggiore in
gegno assai che il ritrovarne uno non pensato nè nominato, perchè in que
sto può aver grandissima parte il caso, ma quello è tutto opera del di
scorso ” (ivi, pag. 107, 8).