Caverni, Raffaello, Storia del metodo sperimentale in Italia, 1891-1900

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1in qual genere di curva dee inflettersi la lamina AB perchè la palla, disten­
dendosi il filo, descriva l'apotema del conoide isocrono?
E trovò che quella
lamina dovea esser piegata in figura di parabola, che è l'evoluta da cui si
descrive per evoluzione la curva genitrice di quello stesso conoide.
Avviate per questa nuova luminosa via le idee, tutta la difficoltà del­
l'applicare il pendolo cicloidale consisteva in trovare qual dovesse essere
l'evoluta, dall'evoluzione della quale si descrivesse una Cicloide.
Suppon­
gasi infatti che sia AB (fig.
22) questa evoluta configurata in lamina me­
tallica e che sia alla sommità di lei appeso il filo pendulo AC.
Nel salire
da C verso D avvolgendosi alla lamina, e nello scendere da D verso C svol­
gendosi dalla medesima, si descriverà dall'estremità di quel filo una mezza
30[Figure 30]
Figura 22.
Cicloide o un mezzo arco di Cicloide.
Che se si
assetti un'altra lamina uguale, dall'altra parte AE,
il filo stesso col peso, ricaduto da D, nel risalire
in F descriverà un altro arco di Cicloide, cosicchè
tutta la curva DCF descritta dal pendolo sarà ci­
cloidale, e perciò isocrona da qualunque punto ri­
salga il peso C e da qualunque altro punto di­
scenda.
Or la Geometria rivelò all'Huyghens che le
due lamine AB, AE, perchè riuscissero a dare il
desiderato isocronismo, dovevano essere configu­
rate in semicicloide, conforme al Teorema da lui
dimostrato, nella proposiz.
VI della Parte III del­
l'Orologio Oscillatorio, che cioè la curva descritta per evoluzione da un'emi­
cicloide è un'altra emicicloide uguale e simile all'evoluta.
Tale è il macchinamento che l'Huyghens venne applicando, colla ferma
speranza di aver dato così la massima perfezione all'Orologio.
Una verga
metallica raccomandata alla solida armatura della macchina sostiene le due
laminette piegate in figura di semicicloide, in mezzo alle quali pende il filo
flessibile, a cui è raccomandata la verghetta metallica del pendolo.
Questa
stessa verghetta passa attraverso al foro della clavicola fissata all'estremità
dello scappamento a serpe, che gioca con le sue alette in posizione oriz­
zontale, fra le tacche della ruota a denti di sega, precisamente come nel
Cronoscopio descrittoci dal Sinclaro.
La descrizione di questo nuovo Misuratore del tempo, insiem coi Teo­
remi concernenti la caduta de'gravi per gli archi di Cicloide, e le Evolute,
e i Centri di oscillazione, e le Forze centrifughe furono pubblicati nel 1673
in Parigi, in quell'Opera immortale che s'intitola Orologium oscillatorium.
E ora è questa stessa pubblicazione, che ravvia la nostra Storia in Italia.

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