Nelle esperienze degli Accademici fiorentini, e nel ragionamento di Ga
lileo, le proiezioni e i rimbalzi si consideravano fatti nella linea verticale,
ma ciò a poco giovava senza dimostrar che lo stesso avviene e si verifica
nelle linee oblique, e nei piani inclinati. Contemplandosi, in mezzo a que
ste galileiane speculazioni, un tal caso, si sarebbe molto più per tempo giunti
a far l'importantissima osservazione dell'isocronismo del ramo ascendente
col discendente nella traiettoria, e sarebbero le due scienze dei moti natu
rali e dei proietti nate a un parto, mentre invece, per passare a concluder
la potenza degl'impeti a far risalire il mobile per il medesimo tratto di via
comunque obliqua, fu costretto Galileo a far indietro anche un'altra volta
ritorno alla statica antica, computando gl'impeti secondo la quantità del di
scenso retto, e ciò per l'unica ragione che un grave, in tanto solo acquista
momento, in quanto che movendosi s'avvicina al suo centro. Ond'è che
l'impeto dello scendente per il piano AII, nella precedente figura, giunto
che sia al termine H, è uguale all'impeto acquistato dal medesimo mobile,
dopo la scesa perpendicolare AF “ perchè in effetto ambedue si sono avvi
cinati al centro ugualmente ” (Alb. I, 28, 29).
lileo, le proiezioni e i rimbalzi si consideravano fatti nella linea verticale,
ma ciò a poco giovava senza dimostrar che lo stesso avviene e si verifica
nelle linee oblique, e nei piani inclinati. Contemplandosi, in mezzo a que
ste galileiane speculazioni, un tal caso, si sarebbe molto più per tempo giunti
a far l'importantissima osservazione dell'isocronismo del ramo ascendente
col discendente nella traiettoria, e sarebbero le due scienze dei moti natu
rali e dei proietti nate a un parto, mentre invece, per passare a concluder
la potenza degl'impeti a far risalire il mobile per il medesimo tratto di via
comunque obliqua, fu costretto Galileo a far indietro anche un'altra volta
ritorno alla statica antica, computando gl'impeti secondo la quantità del di
scenso retto, e ciò per l'unica ragione che un grave, in tanto solo acquista
momento, in quanto che movendosi s'avvicina al suo centro. Ond'è che
l'impeto dello scendente per il piano AII, nella precedente figura, giunto
che sia al termine H, è uguale all'impeto acquistato dal medesimo mobile,
dopo la scesa perpendicolare AF “ perchè in effetto ambedue si sono avvi
cinati al centro ugualmente ” (Alb. I, 28, 29).
La ragione ultima del supposto galileiano riducesi in somma a questa,
pubblicamente esposta con sì gran solennità in quel libro, che annunziava
la nuova Scienza del moto, la quale sembrava al suo Autore potersi fon
dare con sicurezza sopra un tal ragionevolissimo assunto, come quello, da
cui s'eran dedotte le approvatissime leggi dei momenti dei gravi sopra i
piani inclinati. Nonostante, ai dimentichi o ai non curanti delle preparazioni
fatte nei dialoghi Del mondo al libro Dei moti locati, parvero quelle espe
rienze del pendolo, sulle quali sole si tratteneva, e per le quali sole si vo
leva conquistar l'assenso dei Lettori, principio non conveniente a una trat
tazione, che procedeva del resto con tutto il rigore della Geometria, ond'è
che, al primo apparire in Leyda del volume famoso, si levò contro lui una
voce universale, che diceva esser la nuova scienza un'illusione o in difetto,
perchè posata sopra non vero o poco stabile fondamento.
pubblicamente esposta con sì gran solennità in quel libro, che annunziava
la nuova Scienza del moto, la quale sembrava al suo Autore potersi fon
dare con sicurezza sopra un tal ragionevolissimo assunto, come quello, da
cui s'eran dedotte le approvatissime leggi dei momenti dei gravi sopra i
piani inclinati. Nonostante, ai dimentichi o ai non curanti delle preparazioni
fatte nei dialoghi Del mondo al libro Dei moti locati, parvero quelle espe
rienze del pendolo, sulle quali sole si tratteneva, e per le quali sole si vo
leva conquistar l'assenso dei Lettori, principio non conveniente a una trat
tazione, che procedeva del resto con tutto il rigore della Geometria, ond'è
che, al primo apparire in Leyda del volume famoso, si levò contro lui una
voce universale, che diceva esser la nuova scienza un'illusione o in difetto,
perchè posata sopra non vero o poco stabile fondamento.
Quella voce poi si diffuse dai varii Scrittori con tenor vario, secondo
che movevano le opposizioni o dall'amore o dall'odio alla Scienza nuova.
Il Cabeo, pronto sempre a dimostrar falsa una sentenza, purchè Galileo
l'avesse pronunziata, non rimase, nemmeno in questa occasione, indietro nel
suo poco lodevole ufficio, e formulato l'assunto che, in una medesima oriz
zontale, gl'impeti acquistati dal cadente, per l'obliqua o per il perpendi
colo, sono uguali. “ puto, soggiunge, ego hoc falsum, et ex principiis eiusdem
Auctoris evidenter confutari ” (Comment. in Meteor. Arist., T. I cit., pag. 92).
Gli argomenti però son tali, da mostrar che il Censore non aveva le prime
notizie elementai della Meccanica, consistendo nel dir che l'impeto, vale
vole a far risalir da B (nella fig. 155 poco addietro) il pendolo in I, dev'es
ser maggiore dell'altr'impeto, che basta a farlo risalire in D, perchè il viag
gio BI è più erto del viaggio BD, e si fa con più celere moto.
che movevano le opposizioni o dall'amore o dall'odio alla Scienza nuova.
Il Cabeo, pronto sempre a dimostrar falsa una sentenza, purchè Galileo
l'avesse pronunziata, non rimase, nemmeno in questa occasione, indietro nel
suo poco lodevole ufficio, e formulato l'assunto che, in una medesima oriz
zontale, gl'impeti acquistati dal cadente, per l'obliqua o per il perpendi
colo, sono uguali. “ puto, soggiunge, ego hoc falsum, et ex principiis eiusdem
Auctoris evidenter confutari ” (Comment. in Meteor. Arist., T. I cit., pag. 92).
Gli argomenti però son tali, da mostrar che il Censore non aveva le prime
notizie elementai della Meccanica, consistendo nel dir che l'impeto, vale
vole a far risalir da B (nella fig. 155 poco addietro) il pendolo in I, dev'es
ser maggiore dell'altr'impeto, che basta a farlo risalire in D, perchè il viag
gio BI è più erto del viaggio BD, e si fa con più celere moto.