Caverni, Raffaello, Storia del metodo sperimentale in Italia, 1891-1900

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Avvertito ciò, che fa accorti i saggi poter cecuzzire talvolta anche le
linci
, proseguiamo oltre a leggere nel libro De motu gravium, per trattener
particolarmente
la nostra attenzione intorno a ciò, che riguarda gli usi e le
necessità
dell'invocato supposto galileiano.
Dop'avere, nella IV proposizione,
dimostrato
dalla precedente che i tempi, nelle varie inclinazioni ugualmente
alte
, son come gli spazi, sovvenne al Torricelli un'altra dimostrazione, alla
quale
premette queste parole: “ Praecedens theorema poterat demonstrari
sine
ulla suppositione.
Demonstrat enim Galileus, in propos. VI De motu
accelerato
, tempora lationum per chordas omnes in circulo aequalia esse.

Idque
tribus modis probat.
In primo et tertio subest principium suum non
satis
evidens; in secundo vero nihil supponitur, praeter iam dictum theorema
mechanicum
.
Quod si, ipso teste, demonstratum antea fuerat, ex ipso imme­
diate
, tamquam corollarium, necessaria illatio suae tertiae propositionis, imo
et
suae petitionis demonstrari poterat (Op.
geom. cit., pag. 107).

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