Caverni, Raffaello, Storia del metodo sperimentale in Italia, 1891-1900

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Costretto in ogni modo lo stesso Torricelli a dover cedere l'ambita pri­
mizia
a chi egli diceva non esserne degno, e perduto l'argomento necessa­
rio
a recidere le calunnie del Roberval dalla loro radice, non gli rimaneva
altra
gloria che di essere rimasto il primo inventore del centro di gravità
delle
callotte, delle zone, e de'settori sferici.
Seguitando con questa fiducia
compiacente
, assicuratagli dal Cavalieri, a svolgere il volume centrobarico,
vi
leggeva, nella V proposizione del cap.
X, dimostrato il centro di gravità
delle
porzioni delle superficie sferiche, sferoidee, e conoidee essere quel me­
desimo
che delle superficie piane generatrici, per queste ragioni: “ Nam, si­
cuti
conicae superficiei centrum gravitatis est idem, quod est trianguli, seu
in
frusto trapezii per axem ducto; ita hic eodem modo centrum gravitatis
superficiei
portionis sphaericae, sphaeroidicae et conoidicae, seu frusto, etiam
est
centrum gravitatis segmenti, seu trapezii per axem ducti, basibus tamen
utrobique
exceptis (ibid., pag.
127).

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