1il lungo giogo, non fecero altro che sostituirè alla ragione ed alla autorità
di Aristotele, la ragione e l'autorità loro propria.
di Aristotele, la ragione e l'autorità loro propria.
Primi a promuovere quella scienza egli ci addita coloro, che, indipen
dentemente dagli insegnamenti ricevuti nella scuola, rivolsero gli occhi a
contemplar la natura, nei varì e molteplici esercizi dell'arte. Così, dall'arte
del verso, ebbe origine la fisica sperimentale dell'Alighieri; dell'arte navi
gatoria, la meteorologia e la geografia fisica di Cristoforo Colombo e l'astro
nomia di Amerigo Vespucci; come, dall'arte del disegno, scaturì quella larga
vena di scienza naturale, che non si finirebbe di ammirar mai negli scritti
di Leonardo da Vinci.
dentemente dagli insegnamenti ricevuti nella scuola, rivolsero gli occhi a
contemplar la natura, nei varì e molteplici esercizi dell'arte. Così, dall'arte
del verso, ebbe origine la fisica sperimentale dell'Alighieri; dell'arte navi
gatoria, la meteorologia e la geografia fisica di Cristoforo Colombo e l'astro
nomia di Amerigo Vespucci; come, dall'arte del disegno, scaturì quella larga
vena di scienza naturale, che non si finirebbe di ammirar mai negli scritti
di Leonardo da Vinci.
Non tralascia tuttavia il nostro autore di toccare di alcuni, i quali in
que'secoli, essendo pure imbevuti dei principì peripatetici, ebbero qualche
sentore ed esercizio d'arte sperimentale: primi fra questi il Fracastoro, il
Cardano ed il Cesalpino; ma i frutti di scienza naturale, che trovansi di
spersi quà e là per i loro volumi, egli li riconosce non tanto dalle scuole,
quanto invece dal pratico esercizio dell'arte medica.
que'secoli, essendo pure imbevuti dei principì peripatetici, ebbero qualche
sentore ed esercizio d'arte sperimentale: primi fra questi il Fracastoro, il
Cardano ed il Cesalpino; ma i frutti di scienza naturale, che trovansi di
spersi quà e là per i loro volumi, egli li riconosce non tanto dalle scuole,
quanto invece dal pratico esercizio dell'arte medica.
E che più efficacemente conferisse ai progressi del metodo sperimen
tale la vita pratica e la conoscenza del mondo che non la scuola, ne trova
il nostro Autore la prova suprema nel Sarpi, del quale è caldissimo ed
anzi, a parer nostro, esagerato ammiratore. Questo egli dipinge, circon
dato dal Ghetaldi, dal Porta, dal Sagredo, dall'Antonini e dal De Dominis,
attendere ad osservazioni, a discussioni, ad esperienze: in tal nucleo di stu
diosi egli ravvisa i veri precursori e gli efficaci promotori del metodo spe
rimentale, il quale aveva avuto già da un secolo una assai efficace promo
zione in Toscana dall'Accademia platonica instituita nella Corte dei Medici.
Allora, ad abbattare il Peripato, che conformava alla ragione e al senso le
leggi della natura, il nostro autore ci mostra il sorgere dell'Accademia, la
quale, insegnando a leggere in quel libro, che ci si squaderna innanzi agli
occhi, e che è scritto con caratteri geometrici, invitò gli studiosi a svolgere
insieme coi volumi di Platone, quelli altresì di due dei più eccellenti, che
fiorissero in quella scuola, Archimede ed Erone.
tale la vita pratica e la conoscenza del mondo che non la scuola, ne trova
il nostro Autore la prova suprema nel Sarpi, del quale è caldissimo ed
anzi, a parer nostro, esagerato ammiratore. Questo egli dipinge, circon
dato dal Ghetaldi, dal Porta, dal Sagredo, dall'Antonini e dal De Dominis,
attendere ad osservazioni, a discussioni, ad esperienze: in tal nucleo di stu
diosi egli ravvisa i veri precursori e gli efficaci promotori del metodo spe
rimentale, il quale aveva avuto già da un secolo una assai efficace promo
zione in Toscana dall'Accademia platonica instituita nella Corte dei Medici.
Allora, ad abbattare il Peripato, che conformava alla ragione e al senso le
leggi della natura, il nostro autore ci mostra il sorgere dell'Accademia, la
quale, insegnando a leggere in quel libro, che ci si squaderna innanzi agli
occhi, e che è scritto con caratteri geometrici, invitò gli studiosi a svolgere
insieme coi volumi di Platone, quelli altresì di due dei più eccellenti, che
fiorissero in quella scuola, Archimede ed Erone.
Cosi, dal quadro, del quale andiamo riproducendo le linee massime,
appariscono disposte le cose per modo che la instituzione dell'arte speri
mentale dovesse occorrere alla Toscana; cosi avvenne di fatto, per il magi
stero di Galileo Galilei, a cui i posteri, plaudendo e gratulando, attribuirono,
del pari che al maestro, dal quale prese la ispirazione, il nome di divino.
Egli, fuggendo il Peripato, da Platone succhiò i primi e veri principì della
scienza del moto; da Archimede, oltre alla scienza del moto; e dell'equili
brio de'corpi solidi e liquidi, ebbe le prime rivelazioni del sistema del mondo,
e da Erone apprese i primi saggi di fisica sperimentale.
appariscono disposte le cose per modo che la instituzione dell'arte speri
mentale dovesse occorrere alla Toscana; cosi avvenne di fatto, per il magi
stero di Galileo Galilei, a cui i posteri, plaudendo e gratulando, attribuirono,
del pari che al maestro, dal quale prese la ispirazione, il nome di divino.
Egli, fuggendo il Peripato, da Platone succhiò i primi e veri principì della
scienza del moto; da Archimede, oltre alla scienza del moto; e dell'equili
brio de'corpi solidi e liquidi, ebbe le prime rivelazioni del sistema del mondo,
e da Erone apprese i primi saggi di fisica sperimentale.