Ceredi, Giuseppe, Tre discorsi sopra il modo d' alzar acque da' lvoghi bassi : Per adacquar terreni. Per leuar l' acque sorgenti, & piouute dalle ca[m]pagne, che non possono naturalmente dare loro il decorso. Per mandare l' acqua da bere alle Città, che n' hannobisogno, & per altri simili vsi. ; Opera non piu stampata

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1tati a torno dalle ruote col mezzo delle statere, moſſe o da huomi­
ni, o da caualli; o dal corſo di qualche fiume; traggono l'acqua al
buco alto per onde ella rieſce poi.
Sono in uſo aſſai per leuar l'ac­
qua dalle fondamenta delle fabriche poſte in luoghi aquidoſi; &
erano anticamente di gran commodità a gli eſſerciti.
Sono anco
deſcritte da Mario Pellegrino, & dipinte in cinque uarie figure
dal moderno Plinio nella materia minerale.
Ma piu era adoprato da gli eſſerciti il Sione dritto, compo­
ſlo con la medeſima norma: di cui ne pongono la figura il Valturio
nel decimo libro, & Flauio Vegetio nel ſuo libro delle machine
militari; E bello, & facile inſtromento, & quando non leua l'ac­
qua piu d'un braccio, o circa: ne ſorbe grandiſſima quant ità.
Sott'a queſte ſi riferiſcono tutte le canne con cui ſi uota la ſenti­
na alle naui, & alle galee: che ſe bene uariano alquanto in­
fra di loro, ſono tuttauia compoſte da i medeſimi principij ſopra­
detti.
Inſieme ſi compone l'una, & l'altra ragione ſopraposta, nella
machina Cteſibio; inſegnata, & figurata da Vitruuio: laquale
boggidì è ſi celebrata per ogni luogo, che pochi ſono gli huomini
nobili, che non ne ſappiano ragionare.
In Milano, in Venetia, in
Genoua, & in Napoli, ne ſono ſtato fatte moltiſſime: & in uero
niſſuna caccia l'acqua piu alta di queſta; ma uuole gagliardo moto­
re, & di rado è che paſſi un'anno a non ſi guastare, & ſpecialmen­
te nelle linguette, & nelle cuciture delle canne.
Pure, ſe le canne
ſono di bronzo, & in luogo delle linguette ui ſi pongano pallotole
di metallo, che giuſtamente chiudano il fondo delle canne de peſtel
li, durano molto piu.
Coſi ſi crede che ſarà quella del giardino di
Parma, poſcia ch'è fatta con gran cura di Sua Eccellenza che n'è
intendentiſſima.
I mantici ancora quando leuano l'acqua alta quanto ſi uuole, ſi
ſeruono dell'una, & dell'altra ragione inſieme: auenga che alzan
doſi, & non ſi potendo riempir d'aere, ſi rienepiono d'acqua: &
abbaſſandoſi, chiuſa ch'è la uia ond'entra l'acqua dalla linguetta,
è sforzata a riuſcire per la canna dritta orizontale diſo pra.
Si ue
de la figura di questa machina fatta co'mantici, nel decimo libro
di Roberto Valturio, oue tratta delle machine militari: ſenza
sb'è poſta in effetto in Milano in tre, o quattro luoghi: Et con queſta

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