Ceredi, Giuseppe, Tre discorsi sopra il modo d' alzar acque da' lvoghi bassi : Per adacquar terreni. Per leuar l' acque sorgenti, & piouute dalle ca[m]pagne, che non possono naturalmente dare loro il decorso. Per mandare l' acqua da bere alle Città, che n' hannobisogno, & per altri simili vsi. ; Opera non piu stampata

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              l'acqua in un'altra ciſterna piu alta, da cui poi con moto naturale
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              ella ſcendeua alla fontana. </s>
              <s>Nella canna, o bocca della ciſterna di
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              ſotto, era, un forte coperchio di legname, ilquale a ſeſta occupaua
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              giuſtamente tutto lo ſpatio della canna piena d'acqua; & eſſendo
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              ſpinto uerſo il fondo a poco a poco da un graue
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              ſin'alla fi­
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              ne della
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              ; sforzaua quaſi tutta l'acqua della ciſterna baſſa, a
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              ſalir nell'altra; d'onde ſcendeua poi, & cagionaua la fonte. </s>
              <s>Fu
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              fatta ſecondo la ragione di Plinio, ilquale accennò nel ſuo ſecondo
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              libro, che le fonti ſorgono in cima de monti per lo gran peſo della
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              terra, laquale premendo gagliardamente l'acque, che di continuo
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              ſi raccogliono nelle cauerne ſotterranee, le caccia per diuerſe uie
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              all'erta; ſinche trouano ſtrada aperta per potere uſcire. </s>
              <s>Ma ue­
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              ramente io moſtre rei
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              queſta opinione di Plinio, & d'alcuni
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              altri naturali, ſia lontana dal uero, ſe ciò fuſſe mio proponimento
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              in questi pochi ſcritti, & ſe tal materia non fuſſe gia impreſa dal­
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              l'Eccellentiſſimo Meſſer Gieronimo Cardani primo lettore di me­
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              dicina nello ſtudio di Bologna, per diffenderſi da certe calunnie, &
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              da certi tiri di Giulio Ceſare Scaligero; il quale a mio giudicio ſcri
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              ue piu preſto di queſte coſe con ſtile arguto, et artificio ſo, che có buo
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              na, et ragioneuole eſperienza, ch'egli n'habbia mai uisto, o poſto
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              <s>Come che ſia, questa macchina, oltra che nó può ca
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              uare gran quantità d'acqua, ha anco fra l'altre, due importantiſ­
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              ſime imperfettioni. </s>
              <s>Vna è, che non in un medeſimo modo ſoſtiene il
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              peſo l'acqua piu profonda, & la meno profonda: Ilche
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              è dimoſtrato da Archimede nel libro delle coſe, che ſtanno a galla
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              nell'acqua; & confermato dalle naui de fiumi, lequali entrate in
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              mare con l'isteſſo peſo, non s'abbaſſano tanto ſotto l'acqua piu
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              profonda del mare, quanto faceuano nella piu baſſa de'fiumi: &
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              perciò ne ſegue, che ſe il contrapeſo ſarà giusto effetto quando ſa­
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              rà quaſi uicino al fondo della canna, il medeſimo non lo potrà fare
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              quando ſarà nella cima della piu alta bocca; ſe non ui ſi trouerà
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              ſempre qualch'uno preſente, il quale lo renda piu graue, & meno
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              graue, ſecondo che piu o meno s'auicina al fondo. </s>
              <s>L'altra è che
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              non eſſendo poſſibile di giustamente moderare la grauezza del con
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              trapeſo, auiene ſouente, che le canne di piombo, o d'altro metallo,
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              che menano l'acqua ad alto, non poſſono riceuere tutta l'acqua, che
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              lor manda la compreſſione del peſo; ſi che ſdruſciſcono, & laſcianla
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