Ceredi, Giuseppe, Tre discorsi sopra il modo d' alzar acque da' lvoghi bassi : Per adacquar terreni. Per leuar l' acque sorgenti, & piouute dalle ca[m]pagne, che non possono naturalmente dare loro il decorso. Per mandare l' acqua da bere alle Città, che n' hannobisogno, & per altri simili vsi. ; Opera non piu stampata

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              beroici Latini, tanto leggiadramente, & con ſi belle figure di poe­
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              ſia; che mi fa qualche fiata traſecolare, penſando come ſiapoßi­
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              bile, che un'huomo di natione barbaro, habbia ſpiegate coſe ſi du­
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              re, & oſcure in ſua natura, con tanta facilità, & eleganza. </s>
              <s>Con
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              tutto ciò queſta machina baſta bene per hauer acqua da bere; ma
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              per adacquare terreni ſarebbe di niſſuno ualore: tanto piu che alla
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              puoca quantità d'acqua, che trahe, ricerca uno gagliardiſſimo
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              Sul Reno ue ne fu un'altra, a ponto come queſta: ma era moſ­
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              ſa dal fiume; & percio pareua in molte parti diuerſa. </s>
              <s>E dichiara­
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              ta da uno eccellentiſſimo autore in una ſua epiſtola ſtampata in Lo­
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              uania inſieme con diuerſe altre epiſtole di molti ualenti huomini
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              Quelle due poi che hanno doi moti l'un ſopra l'altro; & ſono di­
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              pinte, & deſcritte da Giorgio Agricola nella decima, & duode­
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              cima figura delle machine hydranlice; uengono anco formate con
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              l'iſteſſa ragione: & ueramente ſono d'utilità incomparabile a ri­
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              ſpetto dell'altezza, & della quantità dell'acqua tirata dall'altre:
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              ſe non fuſſe che ricercano un fiume di uelociſſimo corſo, che lor dia
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              il moto; talche alcuna uolta è biſogno ſeruirſi d'un'altra machina
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              per cacciar l'acqua adoſſo a queste, accioche ſi poſſino mouere. </s>
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              ueggono in molti luoghi delle minere di Saſſogna, & di Bauiera.
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              Ora tutte le ſopradette machine ſarebbero inutili per adacquar
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              terreni, per la poca quantità dell'acqua, che leuano: & oltra di
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              bricarle, come a mantenerle: talche l'entrata dell'agricoltura non
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              <s>Senza che ricercano ſi prattichi maeſtri in raſſet
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              tarle, che come gia mi diſſe l'Eccellenza dell'Illuſtriſſimo Signor
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              Duca noſtro, quando faceua fabricare la machina per la belliſſi­
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              ma ſontana del giardino ſuo di Parma, queſte non ſono opere, co­
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              m'egli uide per proua d'altri, che da Fiaminghi prattichiſſimi, &
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              patientiſſimi in ſimili magiſteri.
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              Per lo contrario, dalla ragione, che non ſi poſſa dar luogo ſen­
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              con quadri attaccati alle catene, paſſano ſenza tramezzo d'aere,
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              giuſtamente per li cannoni; & mentre che eſſi ſono tirati, & uol-
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