Ceredi, Giuseppe, Tre discorsi sopra il modo d' alzar acque da' lvoghi bassi : Per adacquar terreni. Per leuar l' acque sorgenti, & piouute dalle ca[m]pagne, che non possono naturalmente dare loro il decorso. Per mandare l' acqua da bere alle Città, che n' hannobisogno, & per altri simili vsi. ; Opera non piu stampata

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              geometrice. </s>
              <s>tutta uia perpiu facilità, & perche ſarà utile ad infi­
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              nite opere, col modo che ſogliono Platone, & Galeno; porremo
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              con tal methodo un'eſſempio tolto dalla natura iſteſſa del ſoggetto
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              di cui ſi ragiona; che quaſi ſempre egli ſarà in uece di ragione de­
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              moſtratiua. </s>
              <s>Sia un canale di larghzza di otto braccia, & hab­
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              bia l'acqua alta poniamo caſo ſei oncie. </s>
              <s>habbia una caduta di ſette
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              oncie, con lunghezza di noue oncie. </s>
              <s>haurà poniamo caſo quattro
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              gradi di forza. </s>
              <s>stringaſi dopo queſta decaduta, la larghezza del
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              canale a poco a poco alla duodecima parte di lui; di modo, che la
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              bocca di ſotto ſia otto oncie, ſeruando la medeſima altezza. </s>
              <s>ma ſe
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              gli dia dodici uolte tanta decaduta in dodici uolte tanta lunghez­
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              za, quanta haueua prima; che ſarà ottanta quattr'oncie di deca­
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              duta, in lunghezza di cento otto oncie. </s>
              <s>coſi il canale della deca­
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              duta nel cominciare ſarà otto braccia, nel finire otto oncie; quaſi
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              in figura d'un triangolo equilatero, la cui baſi ſia otto braccia, gli
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              lati noue, inchinati per ottanta quattro oncie. </s>
              <s>Allhora dico, che
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              l'acqua uſcirà tutta alta come prima per lo canale coſi riſtretto, nó
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              rigorgando mai in dietro; & haurà tanta forza ne piu ne meno
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              nel fondo del canale piu stretto, con l'impeto, & la uelocità; ſe
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              bene la quantità iui ſarà ſcemata; quanta n'haueua prima nella
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              fine della larga, & poca decaduta di ſette oncie; & tanta nel me­
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              zo, quanta n'haueua prima nel mezo dell'altro: & coſi dell'altre
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              parti alla proportione: purche ognuna di queſte larghezze habbia
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              l'incontro pare alla ſua miſura. </s>
              <s>Similmente nella iſteſſa ſeconda
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              decaduta, tanta è la forza nel mezo per la quantità, quanta nel
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              fine, per la uelocità, & per l'impeto: & coſi nell'altre parti tutte
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              ſerua l'iſteſſa proportione. </s>
              <s>Ma ſe la decaduta ſi faceſſe maggiore,
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              & in minor lunghezza; come s'ella fuſſe di cento oncie, in lun­
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              ghezza di ottanta, allhora l'acqua non baſterebbe a riempire il
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              triangolo; & ſarebbe meſtieri, ch'egli o ſi rinſtringeſſe, o non ha­
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              ueſſe l'acqua alta come prima: ſarebbe tuttauia di pare impeto,
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              & di pare peſo alla ſouradetta in ogni parte di lei, facendoſi le par
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              ti tanto piu breui, quanto ſi fuſſe accorciata la lunghezza. </s>
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              lo contrario, ſe ſcemando la decaduta ella ſi eſtendeſſe in maggiore
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              lungezza, l'acqua farebbe rigorgo, & non potrebbe paſſare tutta
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              per la bocca di ſotto; s'ella, accioche le ſponde non fuſſero troppo
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              baſſe, non s'allargaſſe. </s>
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