Ceredi, Giuseppe, Tre discorsi sopra il modo d' alzar acque da' lvoghi bassi : Per adacquar terreni. Per leuar l' acque sorgenti, & piouute dalle ca[m]pagne, che non possono naturalmente dare loro il decorso. Per mandare l' acqua da bere alle Città, che n' hannobisogno, & per altri simili vsi. ; Opera non piu stampata

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              eſſere in maneggiar loro, i miniſtri delle noſtre coltiuationi.
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              Non uoglio gia per le ragioni ſouradette in tutto affermare,
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              che non ſi poſſa di nuouo proporre qualche modo, il quale con tutto
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              che non ſia contrario a'principij della ſcienza de'peſi, poſſa dare
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              grande aumento alla forza ſenza ſcemare la primiera uelocità del
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              pondo: anzi ſe la bontà d'alcuni Principi, od il commune danno,
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              ch'io non uorrei, che per cio ne ſeguiſſe all'armate Chriſtiane, non
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              mi s'opporranno, cio ſi potrà col mezo mio conoſcere, come poſſi­
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              bile, & come effetto gia conſermato con ragioneuole eſperienza.
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              <s>Il che non meno ſi farebbe chiaro con l'utiliſſino, & degno di ſom­
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              ma lode Aratro del molto Reuerendo Padre il P. Don Stefano Ca
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              taneo Nouareſe, Monaco della Congregatione Caſſineſe, & hora
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              digniſſimo. </s>
              <s>Abbate di San Proclo di Bologna: imperoche queſto
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              rariſſimo ingegno dopo gli studi non ſolamente delle ſacre lettere,
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              nelle quali con piu che mediocre cognitione della lingua latina, gre
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              ca, & hebrea egli è conſumatiſſimo (come bene ha moſtrato quan­
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              do a nome di tutta la congregatione ſua ſedeua nel Concilo di Tren
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              to) ma di tutte le tre parti della filoſofia, le quali ſono con ottimi
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              fondamenti poſſedute da lui, s'è anco preſo honeſto piacere in fa­
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              bricare, con l'aiuto della ſcienza de'peſi, uno artificioſo aratro, che
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              guidato da un'huomo ſolo, ſenza buoi, in terreno, che non ſia trop­
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              po ſaſſoſo, ſarà poco meno dell'opera, che ſi ſuol fare con un'aratro
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              commune tirato da un par di buoi. </s>
              <s>Io ſpero che per uniuerſale be­
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              neficio egli porrà finalmente ogni riſpetto da canto, & lo publiche­
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              rà in nome ſuo: perche in nome di uno, o di duoi ſuoi amici egli ha
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              gia uoluto farlo; ancora che quegli huomini da bene non habbiano
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              uoluto ueſtir ſi delle penne del Pauone, & defraudare il meritato
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              honore appreſſo di coloro, che non ſono uolgari malegni, all'amico
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              ſuo, che ſi corteſemente, & ſi modeſtamente ſe n'ha uoluto priuare:
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              tenendo troppo conto d'un certo riſpettò, al mio giudicio piu auſte­
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              ro, che non comporta la publica utilità,
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              Conſiderando io adunque le ſouradette ragioni, giudicai, che
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              fuſſe bene a proportionare talmente la Chiocciola, che ſi fuſſe po­
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              tuto aſſettare con ageuolezza in ogni luogo, oue è l'acqua correte,
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              oue è morta, oue li fiumi ſcemano, & creſcono, oue ſi poſſono rac­
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              cogliere l'acque ſorgenti, & fin almente ouunque ſia acqua di qua­
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              lunque ſorte da leuarſi. </s>
              <s>Di piu auertì, che ſi poteſſe traſportare
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